Le basi della comunicazione aziendale
Essere consapevoli dell’importanza della messa a punto di efficaci strategie di marketing e comunicazione sta diventando sempre più importante per la buona riuscita di progetti. L’utilizzo dei mezzi di comunicazione e delle leve di marketing sono determinanti nella creazione di “visibilità” per un soggetto di mercato, per un brand, un prodotto, un servizio o un artefatto comunicativo, non solo per la valenza intangibile e “qualitativa” già loro riconosciuta, bensì anche in relazione all’apporto economico e “misurabile” che sono in grado di ingenerare.
Troppo spesso le strategie di marketing e comunicazione, pratiche che contribuiscono a diffondere la percezione dell’esistenza del progetto – la cosiddetta awareness – presso i target a cui questo mira, sono considerate elementi “accessori”, dinamiche quasi puramente “estetiche” da attuare allo scopo di “stare al passo” con gli altri attori di mercato.
Troppo spesso l’ultimo pensiero delle imprese è la creazione di una strategia comunicativa completa, omogenea e coerente con i propri obiettivi.
Occorre purtroppo precisare che per creare una strategia di visibilità è necessario servirsi di attori con una specifica preparazione e professionalità in tale campo, onde evitare la composizione di contenuti “raffazzonati”, esteticamente di dubbio gusto, che presentano “errori comunicativi” che rischiano di rivelarsi controproducenti per il progetto che veicolano, magari validissimo nella pratica ma con la macchia di esser stato mal proposto al proprio target.
Partire con la pianificazione delle strategie il prima possibile, poi, ne aumenta le potenzialità permettendo un’adeguata costruzione dell’identità di base (marchio, carta intestata, sito web…) nonché un più ponderato e adeguato sfruttamento delle risorse di ampliamento del progetto (sponsorizzazioni, promozioni, co-marketing… e quant’altro) incrementando notevolmente l’appeal dell’iniziativa.
L’awareness, la visibilità di un progetto non è, comunque, da intendersi riduttivamente come esclusiva conseguenza delle più tradizionali forme di promozione nell’universo mediatico, ma può – e di questi tempi deve – derivare da una puntuale presenza in internet, dall’attivazione delle leve del marketing relazionale, basato sul posizionamento del progetto attraverso i vari socialnetwork, e di quello non convenzionale della azioni di “guerrilla” comunicativa.
IL MARCHIO E L’IDENTITÀ COORDINATA
Il marchio e l’identità coordinata di un’organizzazione, sia questa operante nei mercati rivolti ai consumatori finali, sia questa inserita in un contesto di relazioni con altre imprese, è il mezzo più immediato di veicolazione della marca.
Quello che chiamiamo brand è una variabile multidimensionale composta da una serie di elementi importantissimi: dalla veste grafica del soggetto, dalla sua storia, dall’esperienza di consumo maturata dal proprio target, dal livello di notorietà dei suoi prodotti/servizi, dalle aspettative dei potenziali acquirenti… in sintesi dal mood empatico che è in grado di creare l’organizzazione con il proprio mercato di riferimento.
Un marchio, soprattutto, deve essere in grado di esprimere tutte le sfaccettature della marca che rappresenta; l’identità coordinata che lo contiene deve esserne coerente ed organica espressione. Solo in questo modo l’espressione estetica del brand può divenire importante strumento di costruzione dell’awareness.
LO SPAZIO WEB
Lo sfruttamento delle risorse del web, e in particolare quelle del web 2.0, non si conclude con la creazione di banner da posizionare in qualche sito di settore, tutt’altro.
Avendo la possibilità di attingere dai frammentati e ridefiniti target della rete, è possibile determinare più chiaramente il proprio bacino d’utenza e ideare una serie praticamente infinita di strategie in linea con le caratteristiche distintive e con le esigenze del progetto, aumentandone in questo modo awareness, presenza e fascino.
In quest’ottica la costruzione di uno spazio web che si presenti in forma di blog corporate è utile alla raccolta di tutte le iniziative presenti in rete e legate all’organizzazione. Espressione pragmatica di continua evoluzione e aggiornamento, strumento emblematico del web 2.0, il blog consente – grazie anche alla sua estrema facilità di gestione – di comunicare continuamente con il proprio mercato di riferimento dando risalto a tutte le iniziative portate avanti dall’organizzazione.
All’interno di questo spazio è utile inserire una serie di strumenti di collegamento e controllo delle proprie presenze online, i cosiddetti widget. In questo modo il blog corporate diviene contenitore e moltiplicatore di visibilità da cui raggiungere altri “luoghi”: lo spazio Flickr dell’organizzazione in cui saranno uploadate le immagini relative a eventi che la vedono protagonista; l’account su Twitter e/o Facebook sui quali far “rimbalzare” le proprie news aumentando la portata dell’audience; la propria pagina Youtube nella quale collezionare i contenuti audiovisivi; il blogroll dei siti “amici” con i quali si intessono relazioni e che sono specchio dei legami dell’organizzazione…
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