Affiche - photo by Alessandra Colucci

Analisi e definizione del vantaggio competitivo

Bozzetto conservato al Museo Peroni di una delle affiche della campagna pubblicitaria ideata a metà degli anni '50 dalle aziende birraie

Per ogni organizzazione posizionarsi sul mercato, ricavarsi un bacino d’utenza nel proprio settore comporta un grado più o meno elevato di competizione dato che non esiste caso in cui nessun altro avrà interesse a colpire lo stesso target di riferimento.
Riuscire a partecipare a questa “gara” puntando ad eccellere e a mantenere nel tempo i risultati raggiunti implica necessariamente la predisposizione e l’implementazione di una serie di strumenti e strategie per differenziarsi dai competitors e resistere ai loro “attacchi”.

Il vantaggio competitivo è la sintesi di tali strumenti e strategie: ogni azienda deve definire, creare e, successivamente, mantenere il proprio vantaggio competitivo, garantire performance “migliori” di quelle dei concorrenti e rendere il più complesso possibile replicarne le caratteristiche, se vuole eccellere nel proprio settore.

Nel processo di generazione di un vantaggio competitivo sostenibile, strategie e creatività devono collaborare creando partecipazione e adesione da parte di tutti all’insieme dei valori che questo sottende. La continua innovazione e differenziazione dai competitors, mantenendo comunque inalterata la propria riconoscibilità, dovrà servire per mettere in risalto l’organizzazione nonostante i filtri protettivi utilizzati dal target. Lavorare continuamente sulla propria visibilità, coltivando il brand e le proprie strategie, connettere i progetti legati al proprio settore di riferimento con idee che vengono da altri ambiti, favorirà letture aperte e originali della propria realtà facendole acquisire carisma.

Per approfondire questo argomento leggete l’area MARKETING di Brand Care magazine n° 003 che verrà distribuito dal 1° dicembre (domani) sia online che in versione cartacea. 🙂

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