Il coordinato aziendale: biglietti da visita e carta intestata
Il set istituzionale di base, anche detto coordinato aziendale, è comunemente costituito da: biglietto da visita, carta intestata e busta da lettere.
Un biglietto da visita, se ben studiato, può essere un importante strumento di marketing per catturare l’attenzione e far da promemoria visivo e tattile dei propri contatti (importante è dunque la scelta della carta).
La particolarità del biglietto da visita è fornire tante informazioni in uno spazio limitato:
- quello dell’azienda dovrà contenerne marchio, ragione sociale, sede legale ed operativa, telefono, fax, e-mail generica, indirizzo web e partita IVA;
- in quello personale saranno indicati marchio dell’azienda, nome e cognome della persona, ruolo, indirizzo del proprio ufficio, telefono, fax, cellulare personale, e-mail personale.
In entrambi i casi il corpo dei font non deve essere troppo piccolo o illeggibile: chi riceve un biglietto da visita deve poterlo leggere senza sforzarsi eccessivamente.
La carta intestata dovrà essere leggibile in ogni sua parte ed essere concepita per soddisfare molte funzioni quali comunicazioni fra aziende e verso i clienti, contratti, fatture e fax (solitamente se ne prevede una versione alternativa ad esclusivo uso fax perché questo mezzo non prevede colori e gestisce male le sfumature o le tonalità chiare).
I contenuti da dover distribuire sulla carta intestata comprendono il marchio, il nome dell’azienda, l’indirizzo della sede legale e di quella/e operativa/e, il numero di telefono e di fax, la partita IVA, l’indirizzo web e l’e-mail generica: molto importante posizionare gli elementi in modo da dare visibilità alle informazioni senza appesantire il foglio dato che la carta intestata è solo un supporto a corredo di ciò per cui sarà usata, dalla lettera alla fattura, dunque deve essere pensata in modo da lasciare sufficiente spazio libero.
Una busta anonima, bianca, senza il logo dell’azienda rischia di essere dimenticata: non bisogna comunque cedere agli opposti e realizzare delle buste eccessivamente colorate o che comunque non comunichino la propria provenienza attraverso marchio, nome dell’azienda e indirizzo.
DETTAGLI
La grammatura della carta è un elemento importante perché influisce sulla resistenza del prodotto e sulla gradevolezza della consistenza: il biglietto da visita dovrebbe essere stampato su carta da almeno 200 gr/mq, per la carta intestata normalmente bastano 100/110 gr/mq.
Mentre per quanto riguarda carta intestata e busta le dimensioni sono fisse, il biglietto da visita può variare anche nella forma acquistando così originalità in modo semplice: verticale, lungo, quadrato, pieghevole, con bordi arrotondati, con una piccola fustella… Bisogna però sempre tenere conto che i porta biglietti da visita hanno misure standard (85×55 mm) e che un biglietto troppo grande potrebbe venire piegato o abbandonato da chi lo riceve.
Le dimensioni standard sono:
- biglietto da visita – 85×55 mm
- carta intestata – 210×297 mm (A4)
- busta italiana – 230×110 mm
- busta americana – 220×110 mm
I progetti esecutivi devono tenere conto dei limiti della stampa: se casalinga (soprattutto per la carta intestata) bisogna prevedere un margine compatibile con i limiti della stampante.
Nel definitivo di stampa dei biglietti da visita bisogna considerare una distanza minima di 5 mm dal bordo per gli elementi e uno “smargino (esuberanza esterna) dello sfondo/immagine di almeno 3 mm per lato per evitare che nella fase di taglio (a volte imprecisa) vengano eliminate parti fondamentali o si lasci un bordino bianco indesiderato.
Naturalmente un grazie speciale va a tutti i graphic designer con cui ho avuto modo di lavorare e che hanno condiviso con me le loro conoscenze in merito a questo argomento.
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