Cosa fa uno “strategic planner”?
Sono una strategic planner ovvero, se vogliamo dirlo in italiano, una consulente in pianificazione strategica.
Quella che incarno è una figura professionale tra le ultime nate del settore pubblicitario e del mercato della comunicazione, un ruolo che viene a formarsi a Londra nelle agenzie J. Walter Thompson e Boase Massimi & Pollit verso la metà degli anni ’60.
Lo strategic planner è una guida all’ideazione e all’utilizzo di soluzioni creative: si occupa di predisporre percorsi logico/empatici per la veicolazione dell’identità di brand, i valori aggiunti e il vantaggio competitivo, il posizionamento e le atmosfere emozionali; si occupa di analizzare il contesto della marca, i target, i competitor, la preesistenza, la sua immagine… per creare input e spunti che sostengano il lavoro dei “creativi” e lo rendano efficace, permettendo il raggiungimento degli obiettivi di comunicazione e marketing del brand.
In sintesi, lo strategic planner è un designer di strategie, una risorsa che si occupa della gestione del brand nel sistema mediatico e relazionale di riferimento.
Chi pianifica le azioni di comunicazione di una marca al fine di definirne le caratteristiche e accrescerne la visibilità deve necessariamente essere a conoscenza e utilizzare un’adeguata metodologia di progettazione delle strategie: non basta avere intuito e qualche buona idea per creare o aumentare la notorietà di un’azienda, un prodotto o un servizio, occorrono competenze e conoscenze specifiche, nonché un metodo progettuale.
“Il metodo progettuale non è altro che una serie di operazioni necessarie, disposte in un ordine logico dettato dall’esperienza. Il suo scopo è quello di giungere al massimo risultato col minimo sforzo.“
Bruno Munari – Da Cosa Nasce Cosa
Per gli approfondimenti vi rimando all’articolo che sto scrivento per Brand Care magazine n° 005 che uscirà a giugno 2010.
Leggete anche:
– Il PIC – Piano Integrato di Comunicazione
– Master IED in Gestione Strategica del Brand: via alle iscrizioni
Trackbacks & Pingbacks
[…] social media – Dalla “merda d’artista” di Piero Manzoni a Creatives Are Bad – Cosa fa uno “strategic planner”? – Essere creativi – Problem solving alla Bruno Munari per Pyrex – Innovare e […]
[…] provocatoria che introduce i video e una splendida tiritera di frasi assurde che praticamente ogni freelance o consulente che lavora nel settore della comunicazione si è sicuramente sentito dire più e più […]
[…] si mette in risalto il fatto che anche il branding sia progettazione, solo che si tratta di design di strategie. Come per ogni tipologia di progetto complesso, è necessario seguire una metodologia di lavoro […]
[…] e… social media – Dalla “merda d’artista” di Piero Manzoni a Creatives Are Bad – Cosa fa uno “strategic planner”? – Essere creativi – Innovare e connettere per superare la […]
[…] tra i vari team vogliono dare la possibilità a chi lo frequenta di essere successivamente “pronto a qualsiasi sfida”. Augurateci buon […]
[…] coincida con l’esperienza e la professionalità? Perché non è sufficiente parlare di competenze? Sforziamoci di essere una civiltà del “fare” e diamo meno importanza […]
[…] e… social media – Dalla “merda d’artista” di Piero Manzoni a Creatives Are Bad – Cosa fa uno “strategic planner”? – Essere creativi – Innovare e connettere per superare la […]
[…] dati e informazioni ed analizzarle – per capire quanto esso sia complesso o complicato. Il compito del designer (di qualsiasi tipo esso sia) consiste anche nel trovare le giuste categorie che aiutino a […]
[…] un dialogo, di condividere le mie esperienze sperando che diventino utili per che vorrà fare il mio mestiere in futuro, mi “costringe” a riflettere sul mio lavoro, a tenermi aggiornata, a pormi […]
[…] figure professionali più emblematiche del settore pubblicitario e della comunicazione tutta: lo strategic planner e l’art director. Casualmente sono le stesse due figure sulle quali si basa la simpatica […]
[…] prevedendo e condividendo con il proprio target un piano strategico di medio periodo attraverso il proprio sito […]
[…] pienamente con il contenuto di questa RSA. Il mio lavoro non è mai stato solo un modo per avere un’entrata mensile che mi garantisse […]
[…] una provocazione come quella di Naturia e il suo spot radio per cani, bensì di una vera e propria strategia di marketing volta alla partecipazione di chi si occupa di scegliere e comprare quanto necessario al nutrimento […]
[…] e creatività – Kaizen e aziende – ovvero – Creatività, miglioramento e… social media – Cosa fa uno “strategic planner”? – Da grande voglio lavorare in pubblicità Share and […]
[…] fortuna il mio lavoro non è così, si basa su veri product benefit e solide strategie, che io devo comunicare nel modo più creativo (quindi nuovo) e interessante (quindi divertente o […]
[…] i 10 step di progetto individuati da Bruno Munari e li declina per come sono nel lavoro che ogni Strategic Planner dovrebbe fare per rispondere alle richieste del cliente e provvedere all’ideazione di un […]
[…] Whole Brand Reputation il posizionamento integrale della marca, in cui la comunicazione è fatta di pianificazione strategica che agisce con creatività e metodo soprattutto sulle relazioni rese possibile dalla Rete: ” […]
[…] Whole sta per integro, pulito, onesto, trasparente. Anche la comunicazione dovrà assumere un ruolo più progettuale per dare significato culturale e sociale alla marca. E dovrà agire con lungimiranza e creatività, […]
[…] anche: – Cosa fa uno “strategic planner”? – Marketing, brand e ruolo del cliente – Aziende e Social network: l’esempio IKEA – Creare […]
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!