Fabrizio Cataldi, Carlo Massarini, Alberto Abruzzese, Remo Anzovino, Eduardo Moiano, Daniela Demofonti, Ivan Alovisio

Forum della Comunicazione: business, arte e networking

Il 15 e 16 giugno l’Auditorium Parco della Musica di Roma ha ospitato la terza edizione del Forum della Comunicazione.

La manifestazione, di cui ho già parlato nel post dello scorso venerdì, è stata organizzata a mio parere con tono più dimesso rispetto all’edizione precedente in cui sembravano esserci più stand espositivi, più partecipati, più eventi/convegni, ma ha saputo comunque  portare alla luce alcune idee innovative, idee riguardanti soprattutto il rapporto tra business e cultura e quello tra aziende e networking.

Fabrizio Cataldi, Carlo Massarini, Alberto Abruzzese, Remo Anzovino, Eduardo Moiano, Daniela Demofonti, Ivan Alovisio

FARE CULTURA PER FARE BUSINESS

L’imperativo alla base del percorso semantico “I Linguaggi del Comunicare” creato da Alberto Abruzzese durante il Galà della Comunicazione è stato quello del rapporto tra il mondo della produzione e quello dell’arte: connessioni teoriche, interrogativi ( a partire da quello relativo al tipo di comunicazione visiva e testuale scelta per veicolare il Forum), citazioni, il tutto condito dalle domande spesso provocatorie di Carlo Massarini. A testimonianza della possibilità di connessione tra queste due sfere così differenti, tre esibizioni:

  1. Remo Anzovino (pianista e compositore tra i più innovativi) con Gianni Fassetta (fisarmonica) e Marco Anzovino (chitarra) hanno miscelato ritmi e stili di musica differenti accompagnandoli con alcuni stralci di famosi film muti resi “colonna visiva” per l’occasione: il gruppo in questo modo capovolge il rapporto tra sonoro e immagini,  il ruolo della musica e la gerarchia del “percepire”.
  2. Ivan Alovisio (attore del Piccolo di Milano) accompagnato da Michele Strocchi (pianoforte, djembe e conga) e sponsorizzato da Enel, legge report di viaggio dell’inizio dello scorso secolo a testimonianza dell’impegno nella ricerca, nell’innovazione e nella cultura della più importante azienda italiana per la produzione di energia.
  3. Daniela Demofonti ed Eduardo Moyano (tangheri) acconpagnati da Vincenzo de Filippo (pianoforte), Pasquale Lancuba (bandoneon), Mario Rahy (violino) e Paride Furzi (contrabbasso) hanno chiuso il percorso semantico aggiungendo la danza alle pratiche comunicative più empatiche ed emotive.

A mio avviso partecipare al Galà è stato molto suggestivo e ha trasmesso ai presenti molte emozioni facendo sperare in una futura connessione tra imprenditoria e cultura che sia molto più stretta e frequente di quanto non lo sia ora.

AZIENDE  E NETWORKING

Di social network, attività di networking, connessioni, relazioni, personalizzazione si è parlato in praticamente tutti gli incontri/dibattiti/convegni che si sono tenuti durante il Forum della Comunicazione. Particolarmente degno di nota, a mio avviso, l’incontro di mercoledì mattina intitolato “Vita digitale: engangement, buzz, reputation, usability, digital contenst, e-commerce. la rete del valore diventa social.”, evento denso di case histories e di riflessioni interessanti (seppur spesso già condivise su Twitter) che tra gli oratori ha potuto vantare la presenza di accademici, imprenditori ed esperti provenienti da differenti settori:

Da non dimenticare anche il fatto che Comunicazione Italiana, l’organizzatore del Forum, ha lanciato per l’occasione il primo Business Social Network italiano, piattaforma tecnologica che mira a creare opportunità di business tra professionisti della comunicazione, del marketing e delle pubbliche relazioni, ma anche tra aziende di altri settori, associazioni, istituzioni e pubbliche amministrazioni.
Fabrizio Cataldi, amministratore e managing director di Comunicazione Italiana commenta “I social network hanno trasformato radicalmente la vita delle persone, cambiando i paradigmi del modo di stare insieme e di condividere le proprie esperienze. Ecco perché crediamo che innestando questo seme anche in ambito business potrebbero arrivare cambiamenti epocali della stessa portata di quelli che si sono generati  in ambito consumer grazie ai social network”. Da parte mia spero che il progetto del Business Social Network di Comunicazione Italiana si riesca a differenziare abbastanza da LinkedIn da avere una buona riuscita anche se, per far questo, dovrebbe definire più accuratamente il proprio vantaggio competitivo e gli eventuali valori aggiunti.

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