Personal Branding - sul web sei quello che dice Google

Personal Branding: The Brand called You

In The Brand called You, Tom Peters – guru del marketing – utilizza per la prima volta l’epressione “personal branding”, riflettendo sul fatto che il concetto di brand non riguarda – come si potrebbe erroneamente pensare – solo le aziende, ma anche gli individui, indipendentemente da chi sono e dal lavoro che fanno.

Personal Branding - sul web sei quello che dice Google

Che ognuno di noi fosse un brand era già vero nel 1997 (anno dell’articolo di Peters) e lo è a maggior ragione ora che, con l’aumento dell’importanza del web e dei social media, ogni persona ha un ruolo sempre più attivo nella circolazione delle informazioni e determinazione delle cosiddette “opinioni comuni”.

Il personal branding è il processo con cui un individuo o un’azienda si caratterizzano in maniera unica e riconoscibile, creando un’immagine marchio che riflette fortemente una missione, una condivisione di valore e un proprio stile di comunicazione. Il successo è determinato dal livello di coerenza che esiste fra i valori di caratterizzazione del profilo e quello realmente offerti e condivisi attraverso il proprio operato.”
Robin Good from Sharewood, blogger, web strategist e fondatore di MasterNewMedia [via]

Ma come costruire il proprio personal brand? Con l’aiuto del web 2.0.
Un brand personale non è nulla di diverso da un brand aziendale: la sua costruzione e il suo posizionamento avvengono percorrendo esattamente gli stessi step.

Analisi della preesistenza

Esiste già qualcosa o qualcuno in Rete che parla di noi?
Basta googleare il proprio nome per saperlo!

Definizione degli obiettivi

Qual è lo scopo della propria presenza in Rete? Da cosa nasce la necessità di essere visibile e riconoscibile?
Si può creare il proprio brand semplicemente per essere raggiungibile dai propri contatti personali o per incentivare la propria attività lavorativa, per cercare lavoro e per far conoscere le proprie idee rispetto un argomento che appassiona…
Ognuno ha i suoi motivi per desiderarlo, basta esserne consapevoli e tenerli ben presenti!

Piano strategico

Quali sono gli strumenti più opportuni per perseguire i propri obiettivi?
Ci sono infinite opportunità di costruzione della propria presenza online (blog, differenti tipologie di social media, forum e community di ogni tipo…): occorre comprendere le specificità degli strumenti che istintivamente sembrano essere interessanti e utili a perseguire gli scopi che ci si è prefissi e capirne le consuetudini di utilizzo, oltre che il funzionamento.
Questo per poi definire la strategia di “presenza e presidio” di tali strumenti che più si adatta alla proprie esigenze.

Naming

La scelta del nome da associare ai propri spazi è quanto di più importante.
Si può decidere di utilizzare il proprio nome e cognome in modo da essere immediatamente riconoscibili oppure un nickname che mantenga un po’ di mistero sulla propria identità, l’importante è poi cercare di mantenere il più possibile inalterata la propria identità digitale su tutti i mezzi che si è deciso di utilizzare (io su Twitter ho dovuto optare per un nickname perché le 17 lettere del mio nome+cognome erano troppe! 🙁 )

Brand Identity

Il coordinato di marca per un brand personale spesso si riduce al solo “marchio” che coincide con l’immagine – preferibilmente sempre la stessa – che si andrà ad inserire nell’eventuale blog e nei vari profili creati sulle piattaforme social prescelte. L’immagine di profilo, meglio se una foto recente, dovrà essere rappresentativa di sé, in linea con gli obiettivi perseguiti, il più possibile espressione delle proprie caratteristiche peculiari, considerando che sarà il primo elemento di presentazione e condizionerà la prima impressione dei visitatori (insieme allo stile che si vorrà dare ai propri spazi online attraverso la personalizzazione dei layout).

Comunicare il proprio vantaggio competitivo

Naturalmente saranno i contenuti presenti sul proprio blog e sugli account di social networking aperti che ne determineranno il successo: fondamentale è aver chiaro quale messaggio si vuol condividere e con chi, oltre a quali sono le proprie peculiarità, ciò che rende il proprio messaggio differente e dovrebbe farlo preferire a quello di altri; ancor più importante è creare interazione, partecipare alle discussioni e contribuire alla visibilità delle idee altrui.
Il web è scambio.

Allora, che aspettate? Fatemi sapere come va la costruzione del vostro personal brand!

P.S. A proposito di personal branding impossibile non consigliarvi di sfogliare la presentazione di Luigi Centenaro e Tommaso Sorchiotti, fondatori di PersonalBranding.it e autori di Personal Branding – L’arte di promuovere e vendere se stessi online, edito da Hoepli.

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  7. […] a sé stessi ci rende più felici, persone migliori e, di conseguenza, porta benefici al nostro personal brand… va inserito tra le strategie di marketing […]

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  9. […] parte dall’assunto di base che l’importanza dell’identità di una marca, sia essa personal che corporate, è in parte da ritenersi superata in favore del concetto di reputazione. […]

  10. […] Quanti di voi hanno un approccio Kaizen al propio corporate o personal brand? […]

  11. […] perché scrive su diversi blog e sono tutti molto interessanti, si occupa di personal marketing e personal branding… e un po’ anche perché mi ha […]

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