Umbria on the Blog e i luoghi della mia infanzia
Come potevo evitare di dedicare un post a Umbria on the Blog, il progetto che si propone di raccontare i luoghi della mia infanzia per favorirne la conoscenza e aumentarne l’appeal turistico.
Nel week-end che va dal 15 e il 17 Aprile, 10 blogger sono stati chiamati a girovagare per strade e piazze delle città umbre ed entrare in contatto con le persone che vivono quegli spazi in modo da poter raccogliere le loro storie. Un turismo fatto di storytelling ed esperienza diretta per [ri]scoprire la storia e le tradizioni della regione.
Dal comunicato stampa:
[…] Tutto, in Umbria, riconduce ad un viaggio emozionale ed esperienziale a ritroso, dove il territorio, le attrazioni paesaggistiche, la cultura, le persone e le tradizioni sembrano non subire gli effetti dello scorrere imperturbabile del tempo, e sono sapientemente miscelati agli antichi sapori e gusti tipicamente tradizionali, altamente prelibati.
Chi decide di venire in Umbria è alla ricerca di un turismo non più basato esclusivamente sul “vedere o scoprire nuove località”, bensì sul vivere esperienze ed emozioni legate all’autenticità dei luoghi ed alla riappropriazione di primigenie valenze quali l’armonia, la natura e la tranquillità. L’Umbria è infatti la terra dove ancora oggi risulta possibile vivere contemporaneamente la bellezza dei luoghi e la dimensione umana delle relazioni. […]
Per me Umbria è sinonimo di infanzia, dei luoghi che, piccolissima, visitavo con i miei genitori.
Terni è la città che mi ha visto nascere, legata ai ricordi dei primi affetti, di giornate passate nel negozio di stoffe di un amico di famiglia a giocare con i vecchi cataloghi pieni zeppi di scampoli, di passeggiate vicino all’enorme fontana simile a una cascata circolare, di voli sulle altalene del parco vicino alla stazione in cui ogni tanto aspettavo con mia madre che papà tornasse dal lavoro a Roma…
Spoleto con le sue feste, Amelia dai silenzi assordanti, Narni e Orvieto e Gubbio dai meravigliosi centri storici, Norcia e le esposizioni di salumi, Castelluccio che si erge solo nel mezzo di infinite distese verdi, erano le mete più frequenti delle mie prime “gite fuori porta”, luoghi di una bellezza sconcertante anche per una bimba.
Se mi metto a pensare vien fuori il pane sciapo di Strettura, il lago “finto” di Piediluco, le grigliate e i pic-nic a Villalago, le cascate delle Marmore, Papigno e la sua enorme fabbrica disabitata, le gite per andare a raccogliere asparagi o castagne, le ciriole al tartufo di mia zia… è per tutto questo che, anche a distanza di anni, in Umbria mi sento a casa! 🙂
Per saperne di più su Umbria on The Blog leggete la news su Brand Care online, visitate il sito ufficiale di Umbria on the Blog oppure la pagina Facebook. Ringrazio Alessio Carciofi per avermi segnalato l’iniziativa e per il tutto nei ricordi. 🙂
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