Coach è bello
Lo scorso week-end ho studiato, ho frequentato il corso di Fondamenti di Coaching della NLP Italy: un’esperienza interessante, appagante e – per certi versi – illuminante.
Il corso è durato in totatle 20 ore. 20 ore densissime in cui ho imparato molto, di coaching, ma anche su di me.
Il coach è un “facilitatore”, una persona che affiaca i propri clienti ascoltandoli, creando empatia, e ponendo le giuste domande al fine di guidarli nella costruzione di una visione sistemica della propria vita (o di una situazione specifica) e nella definizione “corretta” dei propri obiettivi al fine di migliorarla.
Il coach è un “motivatore”, aiuta il proprio cliente a focalizzarsi sulle soluzioni piuttosto che sui problemi attivando le risorse necessarie a produrre risultati riducendo le interferenze e traendone soddisfazione.
Frequentando il corso ho potuto conoscere, comprendere l’efficacia, imparare a usare e praticare alcuni modelli e strumenti alla base del coaching:
- il modello GROW, il macro-impianto del coaching
- il modello EXACT, che serve a creare obiettivi motivanti
- gli obiettivi ben formati ovvero il modo corretto di definire gli obiettivi in modo che siano coerenti con il funzionamento della mente
- le 4 domande imprescindibili per la trasformazione degli obiettivi in piani d’azione
- Le tre ruote della vita e di una organizzazione, strumento molto utile alla mappatura delle varie fasi e dei vari settori in cui si divide la propria vita o la propria professione per acquisire una maggiore consapevolezza sistemica
- La ruota di Antonella, modello a base del team coaching
Tantissime sono state le esercitazioni e gli scambi con gli altri “studenti”. Abbiamo adoperato i modelli e gli strumenti direttamente praticando delle sessioni di coaching l’uno con l’altro, spesso suddivisi in gruppi da 3 in modo che ci fosse anche qualcuno che seguisse le dinamiche della sessione “da esterno” per poi poter avere un quadro finale da ben 3 punti diversi.
Fare il coach è bello, grande la soddisfazione quando alla fine il cliente ti dice “sai, da solo non ci sarei mai arrivato!”, è veramente appagante… e anche avere un coach lo è: apre la mente e ti fa percepire te stesso come se ti stessi guardando attraverso un prisma, da molteplici punti di vista contemporaneamente!
Mi sto organizzando per poter proseguire questo percorso e acquisire tutte le competenze e gli strumenti necessari per diventare una business coach con abilità anche di team coaching. Finger crossed for me… perché tutti dovrebbero avere un coach! 😉
Sono contenta di leggere questo post, mi ci riconosco molto.
E aggiungo una cosa, ogni volta ch e faccio coaching a un’altra persona lo faccio in contemporanea su me stessa. Ogni volta imparo qualcosa da me e dall’altro e ogni volta ho un’occasione in più pe r crecesere.
In pratica da coach aiutando gli altri aiuto anche me.
Dove trovi un’altra attività che sia così completa?
E “notiziona” da ieri sono anche coach del GPXS (Giusto Peso Per Sempre) di Debora Conti.
🙂
Congraturazioni per la novità! Sono contenta che il mio post ti sia piaciuto! 🙂