Roma e l’arte contemporanea: il MACRO – parte seconda
Sono già stata al MACRO – varie volte in verità – ed ora che hanno finalmente ultimato la nuova struttura ci son tornata.
IN ESPOSIZIONE AL MACRO: QUEL CHE HO VISTO STAVOLTA E CHE MI HA COLPITO
Ernesto Neto While Nothing Happens – fino al 12 giugno
Meravigliosa istallazione ottenuta usando lycra, legno e spezie. L’odore delle spezie era fortissimo (sconsigliata per chei ha intolleranze) e a me ha ricordato di quando “sgranavo l’origano” insieme a mio nonno, sul balcone della sua casa al mare, in Calabria.
Al mare rimanda anche la forma dell’opera: un incrocio tra una rete da pescatore e un’enorme medusa di mari lontani. Un bel viaggio tra le spiagge della memoria.
Dan Perjovschi The crisis is (not) over. Drowings and Dioramas – fino al 12 giugno
Muri stracolmi di pittogrammi e video in loop, affascinante. Intrigante come spiare in un taccuino di appunti a fumetti di un analista politico-economico fuor di senno.
Antony Gormley Drawing Space – fino al 12 giugno
L’esposizione in cui potrete vedere come sarebbero i vostri scarabocchi in 3D, girarci intorno e dargli un senso: per me sono un alveare e un tornado, per voi?
Laboratorio Schifano – fino al 12 giugno
Un labirinto dalle pareti composte di foto, disegni, immagini ritoccate, appunti, schemi… come entrare nella mente di Mario Schifano per dare una sbirciata al turbine dei suoi processi creativi.
Sono rimasta affascinata anche da Odissea dell’Homo Sapiens di Mario Ballocco e No Trace di Beatrice Pediconi e Roberto De Paolis, ma queste due esposizioni sono state già sostituite. Qui le mostre in programma.
Mio malgrado concluderò questo post con una polemica: come si fa ad avvicinare tutti all’arte contemporanea (e all’arte in genere) se per entrare al museo ci vogliono 11 euro (9 euro per l’ingresso ridotto)?
Perché non riusciamo a fare come in altri Paesi dove l’ingresso ai musei, quantomeno alla collezione “stabile” è gratuito?
E se non “free”, che almeno si possa sottoscrivere una card o una sorta di abbonamento non proibitivo, no?
A me piacerebbe moltissimo passare un’ora del mio week-end o di un pomeriggio qualsiasi passeggiando tra le opere, anche quelle che ho avuto modo di vedere più volte, ma così mi sento costretta a darmi delle priorità e scegliere solo le mostre che non ho avuto modo di vedere.
Voi che ne dite?
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Capitato per caso qui, piacevole visione e lettura, tono garbato. Condivido sui musei.
Ciao
Grazie della visita! 😉