Semplice, complesso e complicato
Semplice, complesso e complicato. Tre concetti che sembrano banali, ma che non so sono affatto, soprattutto per un designer (di strategie), soprattutto per un creativo. Tre concetti affascinanti.
SIMPLE IS BETTER, ALWAYS
Da Cosa Nasce Cosa, Bruno Munari
Semplificare vuol dire cercare di risolvere il problema eliminando tutto ciò che non serve alla realizzazione delle funzioni. Semplificare vuol dire ridurre i costi, diminuire i tempi di lavorazione, di montaggio, di finitura. Vuol dire risolvere due problemi assieme in una unica soluzione.
Semplificare è un lavoro difficile ed esige molta creatività.
Complicare è molto più facile, basta aggiungere tutto quello che ci viene in mente senza preoccuparsi se i costi vanno oltre i limiti di vendita, se ci si mette più tempo a realizzare l’oggetto, e via dicendo.
Bisogna dire però che il pubblico, in genere, è più propenso a valutare il “tanto lavoro” manuale che ci vuole a realizzare una cosa complicata piuttosto che a riconoscere il “tanto lavoro” mentale che ci vuole per semplificare, dato che poi non si vede.
Infatti la gente di fronte a soluzioni estremamente semplici, che magari hanno richiesto lunghi tempi di ricerche e di prove, dice: ma come, è tutto qui? Ma questo lo so fare anch’io!
Quando qualcuno dice
questo lo so fare anch’io
vuol dire
che lo sa RIFARE
altrimenti lo avrebbe
già fatto prima.
MEGLIO SEMPLICE CHE COMPLESSO, MEGLIO COMPLESSO CHE COMPLICATO
Ma qual è la differenza tra “complesso” e “complicato”?
Parafrasando Abraham Moles, siamo di fronte a qualcosa di complicato quando, scomponendolo nei suoi elementi essenziali, questi apparterranno a numerose categorie differenti; mentre ci troveremo di fronte a qualcosa di complesso quando le componenti dell’oggetto di analisi saranno molteplici ma raggruppabili in poche classi o categorie [dunque un minestrone è un piatto complesso perché comprende molti elementi, ma tutti appartenenti alla classe delle verdure; mentre una lasagna è complicata perchè è composta da pasta, diversi tipi di carne, pomodori, mozzarella e quant’altro 😀 ].
Occorre sempre “smontare” un problema – raccogliere dati e informazioni ed analizzarle – per capire quanto esso sia complesso o complicato. Il compito del designer (di qualsiasi tipo esso sia) consiste anche nel trovare le giuste categorie che aiutino a semplificare, a scegliere soluzioni semplici, ad agire “per sottrazione”, nel preferire la complessità alla complicatezza, perché già questa è una semplificazione.
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[…] a completare il processo di realizzazione degli arredi proposti indicandone ogni volta livello di complessità, tempo necessario e ipotesi di […]
[…] idea dalla creatività semplice quanto originale. [Ne voglio uno anch’io!
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[…] Complesso, ma incisivo, non trovate? […]
[…] delle immagini induce a credere che ci son bambini che sono riusciti a costruire oggetti molto complessi e assolutamente funzionanti. Con la sua campagna Meccano corre anche un grande rischio: fa una […]
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