Il marketing del lusso secondo… Natalino Balasso
I divertenti quanto cinici video di Natalino Balasso spiegano alla “gente comune” [lui li chiama “poveracci” 🙁 ] le dinamiche del marketing del lusso e il perché le aziende che producono oggetti costosissimi si posizionano anche sui media generalisti, ovvero le differenze che si possono riscontrare tra i vari livelli di prezzo di uno stesso servizio.
Balasso per supportare il suo ragionamento utilizza due case histories: la Mercedes SLS AMG e i servizi Frecciarossa delle Ferrovie dello Stato.
MERCEDES SLS AMG
Il video Mercedes ha uno stile molto pubblicitario, gli inserti tratti dallo spot della SLS e le immagini “di repertorio” sono intrecciate con il monologo di Balasso in maniera esemplare, nonostante la voluta enfasi sulla scadente qualità tecnica. Ogni immagine che non ritrae il comico è inserita in modo da enfatizzare il contenuto del suo discorso, ogni taglio di montaggio ne sottolinea un passaggio, ogni immagine è di supporto alle sue parole.
Personalmente trovo il video Mercedes esilarante e, nonostante la mia anima “markettara”, non riesco a dar torto a Balasso: ovvio che il comico esageri in cinismo e usi continuamente delle iperboli spesso linguisticamente sgradevoli per innescare l’effetto satirico, ma impossibile negare che il le dinamiche del marketing del lusso si basino sulla creazione di un desiderio diffuso e condiviso anche da target per i quali risulta inarrivabile e irrealizzabile… e da lì all’invidia spesso ilpasso è breve! 😉
FERROVIE DELLO STATO
Il video Frecciarossa è costruito su uno stile più informativo, reso immediatamente chiaro grazie alla suddivisione “in capitoli” coincidenti con i servizi da presentare. Qui la satira è innescata inizialmente dalle metafore associate alle denominazioni delle “classi di viaggio” e messa in risalto dalle successive iperboli utilizzate per la descrizione dei servizi che mette alquanto in ridicolo quelli che il brand in questione reputa dei “plus” che producono la differenza di prezzo del biglietto.
A mio avviso meno divertente, incisivo e sagace del video Mercedes, il promo Frecciarossa riesce comunque a creare empatia con lo spettatore anche perché può sfruttare la diffusa esperienza diretta della marca: ogni spettatore avrà viaggiato in treno almeno una volta e purtroppo si può presumere che almeno una volta avrà avuto di ché lamentarsi in quanto è opinione comune che il brand Frecciarossa crei aspettative che sovente vengono disattese al momento dell’erogazione del servizio.
CONCLUDENDO
Nonostante i due video siano stati crati palesemente a scopo intrattenitivo, sicuramente contengono delle critiche al sistema pubblicitario e mediatico in relazione all’atteggiamento di queste due come di altre marche nei confronti del consumatore, consumatore non ancora considerato abbastanza competente per leggere, comprendere e tutelarsi rispetto ai meccanismi del marketing.
Personalmente ritengo – come ho già avuto modo di scrivere in altri post, come quello dedicato al “prosumer“ – che il consumatore sia invece sempre più informato e “alfabetizzato” rispetto al linguaggio pubblicitario, che (grazie soprattutto al web) si siano diffuse notevoli abilità nella lettura e interpretazione delle logiche di marketing utilizzate per concepire gli spot: è anche per questo che i branded content e i social media, dalla comunicazione più trasparente e meno focalizzati sul bisogno di aumentare la propensione all’acquisto di una merce quanto invece rivolti alla creazione di uno scambio tra il brand e il suo pubblico, siano il futuro della comunicazione di marca.
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