[Suc]cessi IKEA
IKEA – come di certo avrete capito dall’ultimo spot TV – in questo periodo sta focalizzando le sue campagne pubblicitarie sull’arredo da bagno. Oltre alla pubblicità televisiva con l’adolescente che per tenere tutto il bagno per sé il tempo che le serve a “farsi bella” inscena una crisi di nervi, interessantissima l’iniziativa pensata per il salone del mobile di Milano dall’intrigante claim “Chi ha detto che un bagno deve essere un cesso?”.
LO SPOT TV
Dalla colonna sonora alla caratterizzazione dei personaggi, lo spot IKEA è fortemente empatico, oltre che – dati i toni della narrazione – molto simpatico: il problema del bagno occupato al mattino è una questione atavica, che si presenta in praticamente tutte le case che non prevedano una toilette a testa per i suoi occupanti.
La rappresentazione adolescente furbetta che, con la scusa di una delusione amorosa con conseguente crisi di pianto, si piazza per un tempo infinito nel gabinetto fingendo di disperarsi mentre in realtà si sta “acchittando” per uscire si può dire sia entrata nell‘immaginario collettivo grazie a film e fiction [soprattutto americane] riguardanti famiglie numerose o gruppi di amici che condividono uno stesso appartamento.
Lo stesso si può dire dei genitori che aspettano fuori dalla porta chiusa a chiave non sapendo se essere più disperati per la crisi della figlia o per il fatto che si sta facendo tardi per prepararsi e andare a lavoro, a un certo punto stufi della “solita storia”.
I due possibili finali mettono invece in evidenza diverse concezioni: che anche il bagno, se ben organizzato, è un luogo che è possibile utilizzare simultaneamente in più persone, ovvero che il bagno è il “regno” della donna, sempre pronta a conquistarlo. La sapienza creativa di IKEA, in questo caso, sta nel riprendere degli stereotipi rinnovandone le modalità di racconto, soprattutto nei toni, riuscendo a lasciare lo spettatore divertito, oltre che informato sulle proprie promozioni.
LA CANDID CAMERA AL SALONE DEL MOBILE DI MILANO
Essendo la prima volta che IKEA decide di puntare sulla sua collezione di arredi per il bagno, ha pensato bene di rendere l’occasione memorabile organizzando un’azione di ambient marketing per pubblicizzarla.
[via]
Il concept dell’iniziativa si è fondato su un semplice quesito, poi divenutone il claim, “Chi ha detto che un bagno deve essere un cesso?”. Partendo da un bagno chimico, dai più percepito come quanto di più squallido si possa immaginare in termini di toilette pubblica, IKEA lo ha trasformato nell’ingresso a una sala da bagno splendidamente completa di tutto e poi ha filmato, come in una candid camera, le reazioni di coloro i quali vi facevano ingresso.
Il contrasto tra il fatto che le persone pensavano di entrare in un “cesso” e il loro ritrovarsi in realtà in un accogliente bagno in cui poter addirittura rilassarsi, ridarsi lo smalto, aggiustarsi la messa in piega… è stato per loro quasi scioccante, guardate voi stessi! 😀
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