UGC: emozioni, [micro]espressioni e generi cinematografici
UGC, con la sua campagna pubblicitaria, punta sulle emozioni, ma lo fa parodiando “Lie to me”. 😀
“Lie to me” è una delle fiction televisive che preferisco: incentrata su quella parte incontenibile delle emozioni che si mostra attraverso impercettibili microespressioni isolate, analizzate, studiate e “vivisezionate” dal Dottor Lightman e dai suoi.
UGC, nel promuovere il suo archivio prodotti cinematografici da programmare in TV, vuol puntare sulle emozioni che questi riescono a trasmettere e sul fatto che “È arduo mettere ogni tipo di emozione in un unico film. Ecco perché UGC offre la più vasta selezione di film. UGC – più film, più emozioni”.
A tale scopo, UGC ha ideato una campagna pubblicitaria che “fa il verso” alla sigla di “Lie to me” connettendo i generi cinematografici e le microespressioni e mettendo in evidenza in modo ironico e molto comico come sia difficile provare diverse emozioni nello stesso momento: attraverso tre soggetti stampa e uno spot TV, UGC riesce a veicolare il suo messaggio perfettamente, con notevole empatia e appeal, tra l’altro facendo riferimento a una delle fiction che da un po’ si è ricavata un posto importante nell’immaginario collettivo degli amanti del prodotto filmico seriale grazie al concetto di “microespressione”.
LA SIGLA DI “LIE TO ME”
I CONCEPT PER LA STAMPA
LO SPOT UGC
[via]
Una gran creatività nel riprendere lo stilema connotativo di “Lie to me”, non trovate?
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