Alcatraz… take away con consegna a domicilio!
LaSexa, emittente televisiva spagnola, voleva organizzare qualcosa di speciale in occasione del lancio del loro prodotto di punta della stagione: la serie TV “Alcatraz”. L’agenzia pubblicitaria Leo Burnett ha pensato bene di stupire gli spettatori a casa “consegnando a domicilio” l’esperienza del carcere: così è nata Alcatraz Delivery, cibo da prigione take away con tanto di call centre e “ragazzo” per le consegne.
Direttamente dalla prigione a casa tua: sembra essere questo il motto dell’iniziativa “Alcatraz Delivery”. Un modo geniale per mettere in atto tutti i principi basilari dell’experiential branding, riuscendo a calare il pubblico nel “mood” della serie senza neanche dover abbandonare il divano.
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Energumeni dall’aspetto poco raccomandabile, dalla voce gracchiante e dai modi eufemisticamente definibili come sgarbati: dal cuoco ai “ragazzi delle consegne” [addirittura scortati dalla polizia], sino al packaging del cibo e – ovviamente – al menu, è tutto perfettamente studiato per riproporre le atmosfere del calcere più famoso degli Stati Uniti d’America.
Oltre al “fantastico” pasto da carcerato, all’interno del packaging consegnato a domicilio è stato possibile trovare un bel magnete da frigo da tenere come memo per non perdersi la fiction in televisione e il “dossier confindenziale” contenente tutte le informazioni riguardanti il “caso”.
L’iniziativa è stata veicolata attraverso la classica pubblicità per cibi da asporto infilata nella cassetta della posta e via web, grazie a un sito internet anch’esso in linea con lo stile del resto della comunicazione. L’ordine poteva essere effettuato da chiunque sia telefonicamente che online, ma per garantire il passaparola, i più importanti blogger specializzati in serialità televisiva e diversi giornalisti hanno ricevuto una consegna omaggio, riuscendo a ottenere ben 4,8 milioni di spettatori la sera della prima TV.
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