Auto, parcheggio e agosto a Roma
Sono una privilegiata: non ho la macchina!
Abito a Roma, in un punto collegatissimo con praticamente qualsiasi altra area della citta grazie ai mezzi pubblici e nel novembre del 2009 ho serenamente deciso di non continuare ad avere un’auto di proprietà, in primis per non doverla parcheggiare… tranne che ad Agosto.
Premetto che ho la patente da quando avevo 18 anni e guidare mi piace tantissimo: quando abitavo in provincia avrei rinunciato a qualsiasi cosa, ma non all’automobile. Comprendo che fare a meno della macchina non sia una decisione che può esser presa da tutti, ma sono contenta del fatto che lo stile di vita che mi sono riuscita a costruire attorno – quasi fosse un abito su misura – al momento mi permetta di scegliere di non avere un mezzo meccanico di locomozione che mi appartenga. Considero anche che le cose possano cambiare e non sarebbe un dramma, non sono un’integralista!
Finché ho abitato in un appartamento che nella quota d’affitto comprendeva anche il posto auto, il problema non si poneva, anche perché era difficilmente percepibile: la macchina era parcheggiata di fronte al portone di casa, al bisogno la mettevo in moto e partivo verso la meta di volta in volta stabilita, fosse il supermercato o un’altra città. Ma già avvisaglie del fatto che non fosse un oggetto così tanto utile le si poteva notare: in ufficio andavo comunque in bus o a piedi perché parcheggiare in Via Veneto [ove era la sede della mia società] era difficile oltre che molto costoso, a volte preferivo – o ero costratta a preferire, per questione di tempo e di comodità – utilizzare i mezzi pubblici o il taxi per muovermi all’interno di Roma e il treno o l’aereo per viaggiare.
In sintesi la macchina tranquillamente parcheggiata di fronte casa si spostava in media una o due volte a settimana per fare la spesa, andare da qualche cliente particolarmente fuori mano o fare una gita fuori porta.
A marzo del 2009 ho cambiato casa e il nuovo appartamento non aveva un posto auto, la richiesta per il permesso di parcheggio per i non residenti in quel momento era una spesa onerosa e prevedeva una burocrazia – almeno apparentemente – alquanto complessa, i garage a pagamento intorno alla mia abitazione avevano tutti stupidissimi limiti orari per l’entrata/uscita delle autovetture, dunque si è dato inizio all’agonia: la ricerca disperata del “posto bianco” che spesso portava via decine e decine di minuti preziosi e tanta tanta pazienza, oltre a costringermi spesso a parcheggiare praticamente in un altro quartiere.
Spostare l’auto è diventato un incubo, soprattutto considerandone il limitato utilizzo, oltretutto a ottobre la macchina ha iniziato a dare segni di cedimento per l’età avanzata e mi sono trovata improvvisamente con la vettura in panne davanti a un “trivio”:
- spendere un bel po’ di soldi per farla riparare senza sapere comunque quanto altro tempo avrebbe potuto “reggere”
- comprarne un’altra o attivare un leasing
- farne a meno
Come mio solito ho affrontato la questione quasi fosse una ricerca di mercato, ovvero analizzando i costi/benefici, soprattutto economici. Ve la faccio breve: ho realizzato che per mantenere la macchina spendevo una cifra spropositata rispetto ai miei livelli di consumo di allora, ho considerato quanti taxi, abbonamenti al bus e – all’occorrenza – autovetture in affitto avrei potuto avere per quella cifra e ho serenamente deciso di rottamare l’auto e non pensarci più.
Da allora leggo molto di più, so a memoria i percorsi delle metro e molti dei tragitti degli autobus romani mentre ho smesso di preoccuparmi delle zone ZTL, prendo gli spostamenti con grande tranquillità e ho comprato un ridicolo carrello a pois per fare la spesa. Vivo meglio!
Solo ad agosto, quando i mezzi pubblici sembrano andare in ferie come quasi tutti i romani mentre io rimango in città, torno in possesso di un’automobile perché i miei genitori passano al mare tutto il mese e preferiscono lasciare a me l'”auto piccola” che non chiuderla in garage.
Agosto per l’automobilista romano è meraviglioso: niente traffico e può scegliersi il parcheggio proprio sotto casa, magari esattamente davanti al portone, in alcuni momenti arrivando anche a riflessioni assurde su dove sarà l’ombra nel momento in cui dovrà riprendere l’autovettura per un nuovo spostamento.
Chi rimane a Roma in Agosto è insolitamente allegro, a tratti euforico, prende l’auto anche “per fare un giro”, così, senza meta: non è costretto a commuoversi per aver trovato parcheggio come il protagonista del corto! 😉
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