Cook & Work: cucinare un film di genere
Citando Claudio Biondi “Cucina e cinema hanno in comune, oltre alla generale ed errata convinzione che basti una padella, un po’ d’olio e un uovo per cucinare o una telecamera digitale, qualche amico e una bella giornata per fare cinema, molti più punti di quanti non appaiano a un primo sguardo”. Proprio a questa riflessione pare rifarsi la campagna pubblicitaria del New York International Latino Film Festival che trasforma ogni genere cinematografico in una ricetta… salvo poi asserire “Some movie are easy to make. Film are a different story.”.
Ovviamente, nel produrre audiovisivi – come in qualsiasi altra cosa – occorre conoscere i processi da attuare, le varie fasi di lavorazione, i vari passaggi del metodo da applicare, un po’ come nelle ricette da cucina ma, proprio come nella preparazione di una pietanza elaborata, sapere a menadito gli ingredienti non porta necessariamente a cucinare un buon piatto.
Divertente la campagna dello NYILFF con i generi cinematografici trasformati nelle schede tipicamente incluse nei ricettari da cuoco: colori pastello ma decisi, illustrazioni stilizzate come stilizzati appaiono i processi raccontati dalle immagini… sembra quasi di vederli muovere, quei pupazzetti simil-Lego, alla ricerca di un compimento narrativo che – data l’headline – pare arrivare solo formalmente!
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Se ne volete sapere di più sul paragone tra cinema e cucina, vi consiglio di leggere tutto l’articolo di Claudio Biondi a riguardo 😉
Se invece avete semplicemente fame e non molto tempo a disposizione, basta girovagare tra le mie ricette Cook & Work 😉
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