Lego: storytelling e heritage marketing in 3D
Oltre ad avermi regalato moltissimi momenti indimenticabili dell’infanzia [e non solo, in verità 😀 ], Lego è un brand che non smette mai di stupire i suoi fan, sia dal punto di vista produttivo che da quello comunicativo: nuove opportunità di sfruttare i mattoncini Lego per realizzare e stimolare la propria creatività vengono prodotte a ciclo continuo dall’azienda e i contenuti della sua comunicazione sono spesso [se non sempre] straordinari.
Qualche settimana fa, in occasione dei festeggiamenti per il suo 80° anno di attività, Lego ha deciso di guardarsi indietro, di recuperare e raccontare il proprio passato in formato audiovisivo e, per riuscire a sorprendere ancora una volta, lo ha fatto confezionando un bellissimo cartone animato in 3D.
La scelta di creare un cartone animato, lo stile della narrazione assolutamente da fiaba raccontata dalla nonna al bambino, i colori pastellati e la semplicità della composizione delle immagini come dei contenuti della narrazione dimostra quanto Lego tenga a condividere la propria storia anche con i più piccoli, poiché sin da piccolissimi si può essere suoi fan [essenzialmente da quando si smette di provare a ingoiare qualsiasi cosa 😉 ].
L’utilizzo del 3D, la costruzione della voce narrante come quella dell’ultimo degli eredi Lego, il sottolineare che il brand continua a lavorare con l’obiettivo di “permettere ai bambini [e non solo] di esplorare, esprimere ed esperire la propria creatività”, fa dell’azienda uno dei brand più innovativi e lanciati verso gli scenari futuri.
Il recupero del proprio passato come valore aggiunto in ottica heritage marketing e lo sviluppo di azioni di storytelling ed empatia per comunicare, senza contare lo spazio dato alle nuove tecnologie in altre campagne e nelle strategie quotidianamente implementate, fanno di Lego anche uno dei brand che meglio interpreta le tecniche di relazione e interazione con i propri clienti.
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