Meccano e la forza del desiderio
Quante volte ci siamo sentiti ripetere che il raggiungimento dei nostri obiettivi dipende dalla forza con la quale desideriamo? Che le cose “basta volerle”?
Meccano, basandosi su tale principio, riesce a trasformare la propria campagna pubblicitaria in una sorta di corso di coaching concentrato sotto l’ignegna del claim “If you can’t have it, build it.” [trad. ita. “Se non puoi averlo, costruiscilo.”]
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Adoro Meccano, da bambina mi sarebbe piaciuto averlo, ma dovevo accontentarmi di giocarci quando andavo a casa di un mio amichetto perché – diversamente dai Lego che avevo a palate – era considerato veramente “troppo da maschio”.
A casa del mio amico costruivamo mostri preistorico-meccanici, gru e trattori, organizzavamo grandi battaglie in un futuro in cui le macchine avevano preso il potere e si scagliavano contro le Barbie inermi delle nostre sorelle urlanti: il fatto che gli oggetti messi insieme con Meccano si potessero muovere telecomandati rendeva tutto molto eccitante e sorprendente, una specie di sogno.
Ora Meccano sprona i piccoli fan del brand a superarsi, a usare la creatività insieme alla tecnologia che il suo gioco mette a disposizione per ottenere molto di più, per costruire da sé non solo giochi, ma tutto ciò che non si può avere. Moto, batterie e persino animali domestici pare possano essere creati con Meccano acquistando vita, una vita meccanica, telecomandata, ma ugualmente affascinante.
Meravigliosa idea per indurre all’acquisto… ma quanti dei piccoli clienti che si lasceranno convincere vedranno veramente realizzato il proprio desiderio rimanendo completamente soddisfatti?
L’aspetto patinato, ma assolutamente fotorealistico delle immagini induce a credere che ci son bambini che sono riusciti a costruire oggetti molto complessi e assolutamente funzionanti.
Con la sua campagna Meccano corre anche un grande rischio: fa una promessa che sembra alquanto difficile da mantenere e lasciare un cliente insoddisfatto è sempre un enorme problema! Voi che ne pensate?
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