Comunicare i pericoli della Metro con un sorriso
“Dumb ways to die” [trad. ita. “Modi stupidi per morire”] è così che si chiama la campagna di sensibilizzazione – voluta dagli UK – ai pericoli che si possono correre in metropolitana se non si presta abbastanza attenzione: uno spot in animazione 2D colmo di simpatici mostriciattoli che inscenano morti assurde alla “Grattachecca & Fichetto” mentre cantano un orecchiabile motivetto.
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Tutto cambia, anche la comunicazione sociale volta a mettere in guardia particolari fasce della popolazione da rischi e pericoli: mostrare atrocità e scene sanguinarie per metter paura all’interlocutore si è capito – finalmente – che non ha un grande effetto sulle coscienze, bensì può comportare il crearsi di una distanza incolmabile tra il mittente e il destinatario costretto a rifiutare il messaggio per sfuggire al ribrezzo.
Meglio, dunque, attrarre l’interlocutore con la promessa di una bella risata e, sempre ridendo, ironizzando, e – perché no? – canticchiando, richiamarlo a riflettere sul fatto che alcune sciocche azioni compiute senza pensare potrebbero nuocergli e provocargli dei danni, anche irreparabili. In questo modo sottile e leggero, oltretutto, è anche più facile comunicare con i più piccoli, che ricorderanno le regole – anche quelle di educazione civica – semplicemente ripetendo un motivetto.
Il video mostra come in UK si sia compresa l’importanza di mettere i propri cittadini a proprio agio, di farli sentire sereni anche in Metro, nonostante non ci si possa esimere dal ricordare loro che alcuni comportamenti sono pericolosi e occorre acquisirne consapevolezza: attendiamo fiduciosi che anche chi si occupa delle campagne sociali in Italia prenda in considerazione di cambiare “musica” riguardo alcuni temi.
Le campagne di sensibilizzazione su BCo
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[…] è mai capitato di trovarvi a una fermata dell’autobus, della metropolitana o alla stazione dei treni e non sapere come ingannare il tempo d’attesa che vi separa […]
[…] è mai capitato di trovarvi a una fermata dell’autobus, della metropolitana o alla stazione dei treni e non sapere come ingannare il tempo d’attesa che vi separa […]
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