Fine del mondo: i Muppet [idea Maya]
Pare che oggi, 21 Dicembre 2012, alle ore 11:11 avremo appuntamento con la fine del mondo. Dato che questo post verrà pubblicato – come sempre – alle ore 7:14, avrete tempo per leggerlo e farvi delle grasse risate insieme a me e ai Muppet, prima che sia troppo tardi, alla faccia dei Maya.
Innanzitutto vorrei dire ai Maya che si sono resi credibili quanto mio zio quando fa gli scherzi telefonici camuffando la voce per poi scoppiare a ridere alla seconda parola: per rendere la tragica “atmosfera da fine del mondo” avete così esagerato che alla fine siete diventati stucchevoli, non vi pare?
Non vi bastava prevedere la fine del mondo in un periodo di crisi mondiale sia in ambito economico che valoriale, non vi è sembrato sufficientemente atroce neppure che cadesse di venerdì, proprio a qualche ora dall’inizio del tanto bramato week-end. Avete voluto esagerare!
L’apocalisse doveva essere un’atrocità peggiore… e quale momento peggiore della pausa caffè del venerdì che avrebbe dato il via, non solo al fine settimana, ma addirittura alle vacanze? Quale venerdì peggiore di quello della settimana più stressante dell’anno in cui tutti cercano di chiudere progetti, bilanci e compere natalizie prima di godersi finalmente qualche giorno di riposo?
Veramente un regalo che è “la fine del mondo” farci sapere che avremmo concluso la nostra esistenza stremati dalla corsa contro il tempo – perché comunque “non si sa mai, si fossero sbagliati!” – senza neppure la prospettiva di un po’ di meritato relax. Ma così, esagerando, vi siete traditi: lo scenario che avete costruito è talmente apocalittico da apparire inverosimile sin da subito, ci avevate pensato?
Anche il più scalcinato sceneggiatore hollywoodiano con la mania degli effetti speciali lo avrebbe capito e, se ci aveste ragionato un po’ di più, avreste convenuto che l’ideale, per metterci la “paura vera” sarebbe stato scegliere, per esempio, un mercoledì di febbraio, un giorno qualsiasi, nel pieno della routine della vita di tutti i giorni.
Insomma, non mi avete convinto, affatto!… e mi spiace perché era un bel soggetto, denso di pathos!
In ogni caso siete stati fortunati perché – non so se lo avevate previsto – sarà che alcuni strumenti mediatici sono ormai a corto di contenuti e si attaccano a qualsiasi cosa, sarà che non ce la stiamo vedendo troppo bene e per alcuni sarebbe quasi una liberazione, sarà che ironizzarci sù dà comunque le sue soddisfazioni, fatto sta che al vostro “scherzo telefonico” è stato dato notevole risalto ugualmente.
Analisi della vostra idea a parte, cari Maya, vi ringrazio perché mi avete dato di inserire in un post due dei miei video preferiti che altrimenti poco avrebbero avuto a che vedere con gli argomenti da me solitamente trattati: Mahna Mahnam e l’Inno alla Gioia “cantati” dai Muppet. Sicuramente un bellissimo modo per chiudere il sipario della settimana – o del mondo ché “non si sa mai, avevano ragione!” – e salutare l’alba di un nuovo inizio, tanto una bella dose di ridarella “sta bene su tutto”! 😀
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