GNS7 - campagna pubblicitaria

L’Istituto Italiano della Saldatura scopre la creatività

Tra le mie email di qualche giorno fa mi son ritrovata la segnalazione della campagna pubblicitaria utilizzata per promuovere la settima edizione della “Giornata Nazionale della Saldatura” da parte dell’Istituto Italiano della Saldatura, cosa che mi ha molto incuriosito data la particolarità del settore solitamente poco [o per nulla?] avvezzo alla cura della comunicazione e poco consapevole – come molti altri, d’altronde – dell’importanza del branding.

Sicuramente l’estetica non è la parte forte del concept, la composizione dell’impaginato e la coerenza della linea grafica con quella della manifestazione potrebbero di sicuro essere notevolmente migliorate, la scelta degli strumenti di comunicazione per veicolare l’idea di base e la selezione delle tecniche di realizzazione in rapporto al medium non sono quelle ottimali, ma di una cosa mi sono letteralmente entusiasmata: anche “il mondo della saldatura” inizia a sentire la necessità di utilizzare la creatività, a preoccuparsi di comunicare, di creare empatia.

Tutto mi sarei aspettata tranne che di vedere il “GNS 7” ovvero la settima “Giornata Nazionale della Saldatura” presentata come un momento per mostrare “La capacità di fermarsi a pensare” e arrivare a esplodere tale metafora attraverso una mappa mentale dai colori pastello – uno strumento altamente creativo, portavoce di pensiero laterale [si può scaricare da qui Mind map.pdf 10,5 MB ] – riguardante l’intelligenza percepita.

GNS7 - campagna pubblicitaria

Al di là delle critiche che dal punto di vista tecnico e professionale potrei fare alla campagna per le modalità proprie della sua realizzazione, dunque, ci tengo particolarmente a elogiarne l’approccio: in un settore così pragmatico come quello della saldatura, provare a creare un ponte emotivo con il proprio target è quantomeno innovativo [quasi coraggioso, direi!] e ritengo che possa portare anche lì  – pian pianino – a scoprire e comprendere nuove potenzialità e opportunità per il settore legate all’introduzione dell’approccio olistico al marketing e al branding, all’utilizzo di una comunicazione focalizzata sul cliente e sul contesto, oltre che sul prodotto, unitamente all’utilizzo delle leve relazionali. Io rimango in attesa di vederne le evoluzioni! 🙂

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1 commento
  1. Roberto Grandicelli
    Roberto Grandicelli dice:

    Sono l’autore della campagna pubblicitaria su recensita.
    Accolgo i rilievi mossi da Alessandra, in parte visibili ahimè anche ai miei occhi.
    Ciò che più mi ha guidato, e che infatti è passato per la sua prorompente energia, è l’entusiasmo.
    Sulla scorta delle osservazioni, in merito alle quali, temo e ringrazio, Alessandra si sia posata con la leggerezza di una piuma, ho riflettuto con severa autocritica.
    Solo un concetto, pro domo mea, ho maturato e che che voglio condividere con la presunzione di dare valore aggiunto a chi mi legge e, soprattutto, ad Alessandra:
    Nella comunicazione, nel momento in cui hai definito uno standard, o semplicemente consolidato un modus operandi, hai definito contestualmente ciò che devi necessariamente rifuggire se cerchi originalità, anticonformismo e stupore, in altre parole il nuovo.
    Ovviamente si tratta di una forzatura, ma credo comunque che la terrò come.
    Aspetto, anzi: Vi aspetto, al prossimo post di Alessandra!
    🙂

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