Belgrado - Mala Fabrika © Alessandra Colucci

In vacanza a Belgrado: pupille & papille [3 di 4]

Prima di partire per Belgrado non avevo una precisa idea di quali potessero essere i gusti inclusi nella cucina tipica serba, ho scoperto lì che è veramente molto buona. Ho un paio di dritte su dove mangiare “al volo” o fare uno spuntino, ma soprattutto due ristoranti da consigliarvi fortemente: “Tri Šešira” più tradizionale tanto nei piatti quanto per la location e l’atmosfera; “Mala Fabrika” per chi volesse un esempio di come i sapori tradizionali della Serbia possono essere attualizzati e rivisitati.

 

TRI ŠEŠIRA

A Belgrado c’è una zona molto caratteristica – Skadarlija – in cui si concentrano moltissimi locali specializzati in piatti tipici della cucina serba di diverse tipologie [da quelli più “chic” a quelli molto molto turistici], molti dei quali intrattengono i propri commensali con gruppi di allegri musicisti impegnati a suonare melodie e intonare canti della tradizione. Tri Šešira è uno di questi ristoranti, e pare anche che sia uno dei migliori.

Qualora voleste immergervi in un’atmosfera che definirei “tzigana” [anche se non so se può essere considerato appropriato, in questo caso], cenare degustando sin troppo abbondanti porzioni di pietanze legate alla cultura serba tradizionale e bere dell’ottima birra, Tri Šešira è il locale che fa per voi. Veramente notevole l’antipasto con gli squisiti porcini [in menu: Vrganji, šampinjoni i lisicarka na zaru sa mladim kajmakom], personalmente sono rimasta stregata dal rustico piatto di carne che portava il nome di “Meso na seljacki” [trad. ita. “La carne del contadino”], ma era ottimo anche l’agnello cotto sotto la campana [in menu: Jagnjece percenje ispod saca].

Abbondandissima cena per due, impossibile da finire [1 antipasto, 2 secondi, 2 contorni, 2 birre]: circa 32 euro totali

MALA FABRIKA

Un po’ defilato rispetto al centro città, ma a meno di 5 minuti a piedi dal Tempio di San Sava, Mala Fabrika si presenta come un ristorante prevalentemente frequentato dalle persone del posto ma non meno attento a mettere a proprio agio i turisti. Perfetto per chi ha voglia di mangiare serbo e contemporaneamente provare qualcosa di innovativo, affidandosi alla creatività dello chef nel combinare gusti e ingredienti tradizionali con elementi della cucina più raffinata – impiattamento in primis – Mala Fabrika si presenta come il luogo ideale per trascorrere una serata rilassante e ciarliera.

L’atmosfera del locale è allegramente soffusa, suggerisce un tipo di relax che induce a molte chiacchiere e risate. Niente è lasciato al caso: dall’arredo al menu, sino alle vettovaglie, tutto appare estremamente curato, moderno, elegante e colorato senza mai divenir pacchiano nonostante contenga un tocco surreale che non guasta.

Tra i piatti più tradizionali da provare sicuramente il gulasch [assolutamente memorabile], la rinflajš [una sorta di zuppa di carne e verdure da leccarsi i baffi, anche non avendoli], i dolmas [gustosi involtini di verdura “tipo spinaci” con dentro carne trita] e i peperoni in salsa acida [sapore pungente quanto delizioso]; tra quelli più sperimentali l’agnello in salsa di rosmarino al marsala e lo Šnenokle [un dessert che definirei come la versione serba dell’île flottant]. Ottimi anche la birra, la sljvovica [una sorta di grappa alla prugna], la kajsija [la grappa all’albicocca] e il pelinkovac [un amaro alle erbe].

Cena per due persone [antipasto, 2 secondi, 1 contorno, dolce e amari / antipasto, 3 secondi, dolce e amari]: circa 30 euro totali

HUMMUS MARKET

Qualora non aveste voglia di andare al ristorante, oppure qualora non aveste prenotato da nessuna parte di sabato sera e non riusciste a trovarne uno che vi faccia sedere a mangiare [come è successo a me 🙁 ], Hummus Market può essere la vostra salvezza: aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7 [non so come facciano esattamente, ma il loro volantino lo promette!], il locale offre la possibilità di sedersi a mangiare o portarsi a casa un fantastico kebab e una esageratamente buona porzione di felafel, oltre alle tante altre cose presenti in menu. Per me, dovreste provarlo! 🙂

Cena per due persone [2 kebab, 2 porzioni di felafel da 6 pezzi, 2 porzioni di patatine]: circa 10 euro totali

HLEB I KIFLE [detto “PAUL”]

A Belgrado credo fermamente che alla panificazione venga data molta importanza e che “fare il pane” sia una di quelle attività a cui, tradizionalmente, si debba dedizione e molta cura. Nei ristoranti in cui sono stata il pane veniva servito caldo, il cestino del pane comprendeva sempre formati e gusti differenti, nonché diverse tipologie di cottura – tra cui delle meravigliose frittelle di pasta lievitata – e farina [es. tortini di farina di mais morbidi quanto deliziosi].

Tantissimi sono i panifici, le panetterie e grade spazio è dato ai prodotti da forno anche nei supermercati. Per fare colazione, uno spuntino o per pranzare con un panino, magari organizzado un divertente picnic in uno degli splendidi parchi della città, se volete andar sul sicuro potete rifornirvi dalla catena Hleb i Kifle [trad. ita. “Pane e Panini”], da me soprannominato “Paul” per la sua impressionante somiglianza con l’omonima catena francese tanto per l’arredo quanto per la tipologia di prodotti.

Da Hleb i Kifle dovete assolutamente assaggiare gustosissime fruste all’uvetta e alle olive [sempre presenti durante le mie peregrinazioni per i parchi cittadini], la sublime torta al cioccolato e le sfoglie rustiche ripiene di carne o di verdure e formaggio. I prezzi sono leggermente più alti rispetto agli altri panifici, ma al contempo gli standard qualitativi sono garantiti dal brand! 😉

VAPIANO

Se doveste avere un’irrefrenabile voglia di bruschetta [su pasta e pizza non posso fare commenti perché non l’ho testata e non mi ha mai neppure sfibrato l’idea di farlo, dato che non mangio italiano all’estero per nessun motivo: la bruschetta è stata un’eccezione!], ma anche semplicemente se volete prendervi una limonata [poco più di un euro] o un mojito [alcolico a 3,50 euro; analcolico a 2,50 euro… ma è più gustoso quello analcolico] avvolti da un’atmosfera curata e rilassante, potete contare su Vapiano.
Il caffè, nonostante sia Illy, non ve lo consiglio: è matematico che lo brucino! 🙁
N.B. Non fatevi intimidire dal fatto che all’ingresso vi molleranno in mano una sorta di carta prepagata: non è prepagata, al contrario caricheranno nella sua memoria le vostre ordinazioni e la useranno per farvi pagare all’uscita. 😉

Per oggi è tutto: a mercoledì per l’ultima parte del reportage! 🙂

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