Intermarché contro gli sprechi alimentari
Geniale la campagna di sensibilizzazione contro gli sprechi alimentari proposta la scorsa estate da Intermarché: “Les fruits & légumes moches” [trad. ita. “Frutta e verdura brutta”], un’azione di ambient marketing veicolata tramite una campagna pubblicitaria multipiattaforma dal messaggio educativo diffusosi viralmente in tutto il mondo.
Considerando che il 2014 è l’anno che l’Unione Europea ha deciso di dedicare a contrastare gli sprechi alimentari e che ogni anno nel mondo vengono buttate 300 milioni di tonnellate di frutta e verdura principalmente [il 57%] perché sono fuori standard, ovvero bruttine, Intermarché – una delle principali catene di supermercati in Francia – ha deciso di partecipare attivamente alla “crociata” dell’UE. Il noto brand ha pensato di provare a cambiare la mentalità e le percezione dei propri clienti educandoli attraverso l’assaggio a comprendere che non sempre quel che brutto è meno buono di quel che è bello.
Attraverso una campagna pubblicitaria veicolata su tutti i principali mezzi di comunicazione – dalla stampa al cinema, dalle affissioni alla radio, sino alla personalizzazione del banco frutta, delle etichette e della ricevuta di vendita – Intermarché ha celebrato la frutta e la verdura brutta e, per accertarsi che il messaggio venisse compreso dalla propria clientela, ha organizzato un’azione di ambient marketing dedicando uno spazio dei propri punti vendita all’esposizione e all’assaggio di frullati e zuppe fatti con “Les fruits & légumes moches” dai graziosi packaging che riprendevano la campagna.
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Gli sforzi fatti da Intermarché per riabilitare la frutta e la verdura imperfetta celebrando la mela grottesca, la ridicola patata, l’orribile arancia, il limone fallito, la melanzana sfigurata, la carota minacciosa e il mandarino sfortunato hanno portato grandi risultati in termini di visibilità del brand e raggiungimento degli obiettivi anti-spreco: acquistando presso i mercati la frutta e verdura fuori standard destinata al macero, facendola assaggiare ai propri clienti e rendendola più “attraente” grazie al 30% di sconto la catena di supermercati è riuscita convincere la propria clientela e i vegetali bruttini sono andati a ruba.
Splendida quanto creativa questa iniziativa che dovrebbe – a mio avviso – divenire una routine in tutti i punti vendita di frutta e verdura, nonché evolversi vedendo applicati gli stessi valori e simili processi rispetto a tutte le tipologie di prodotto al fine di ottenere una riduzione drastica degli sprechi di risorse in termini tanto alimentari quanto economici… e credo che indirettamente porterebbe anche una riduzione dell’inquinamento. Complimenti a Intermarché e speriamo che molti ne copino l’idea! 🙂
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