Il museo dei giocattoli sopravvissuti alle angherie dei bambini [campagna pubblicitaria]
Da oggi entriamo ufficialmente nel periodo – e nel mood – delle vacanze natalizie: già dall’8 di Dicembre hanno fatto la loro comparsa in molte case gli alberi di Natale, sono stati messi a punto calendari rigidissimi per l’acquisto dei regali e molti profili di social networking si sono riempiti di citazioni e incitamenti a essere più buoni, neanche aspettassimo ancora Babbo Natale sperando di non essere tra gli “iscritti” al “club” del libro nero.
La campagna pubblicitaria del Museu dos Brinquedos, il museo dei giocattoli brasiliano, e il suo claim “Come visit the survivors” [trad. ita. “Vieni a far visita ai sopravvissuti“] mi hanno ricordato che anche quest’anno, sotto le feste, milioni di bambini troveranno sotto l’albero di Natale tantissimi pacchi, molti dei quali pieni di terrorizzati quanto nuovi giocattoli pronti a essere torturati per amor di “innocente” curiosità.
Bellissima e molto d’appeal, seppur non particolarmente originale, la campagna pubblicitaria del Museu dos Brinquedos che in tre semplici quanto dettagliatissimi visual fotografici riesce a sintetizzare quel misto tra la creatività guidata dalla voglia di sperimentare per conoscere e un crudele sadismo inconsapevole, musa dei più stravaganti passatempi ideati dai bambini e subiti dai loro più amati giocattoli.
I giochi, quindi, come oggetti di consumo evolutisi nel tempo, ma anche come veri e propri “sopravvissuti” inclusi nella collezione del museo quasi fosse una sorta di riconoscimento od onorificenza per “coloro che ce l’hanno fatta”.
[via]
Chissà se nel museo è previsto anche un tributo ai “caduti sul campo di battaglia”… 😀
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