Vasavia - Delicja Polska - petto d'anatra

Varsavia: pupille & papille [3 di 3]

Terza e ultima puntata del reportage sulla mia vacanza a Varsavia, che oltre a essere stato un viaggio all’insegna dell’arte e della cultura, è sicuramente da annoverarsi tra le esperienze di gusto. Continuando a leggere, troverete alcuni dei ristoranti e locali in cui ho avuto modo di mangiare, oltre a qualche commento – e foto – sui piatti che ho assaggiato. Buona lettura!

Iniziamo dalle foto, in modo che l’acquolina vi faccia venir voglia di leggere anche il resto! 😉

[fotografie © Alessandra Colucci]

CZERWONY WIEPRZ – Ristorante tra i più rinomati di Varsavia per merito delle sua cucina polacca tradizionale e dell’atmosfera composta da un arguto mix tra folklore e satira. Nell’enorme menu dall’impaginato simile a quello di un quotidiano, piatti e pietanze di ogni portata sono suddivisi tra quelli adatti al proletariato e quelli studiati per “dignitari e borghesi”. Dal punto di vista del branding – e della scelta – la magnifica creatività che sottostà alla suddivisione non viene sempre rispettata nella presentazione dei piatti, ad esempio a un “proletario” può capitare di mangiare nei piatti di porcellana e al “borghese” su enormi taglieri di legno. In ogni caso la cucina si lascia gustare amabilmente, soprattutto il goulash con le frittelle di patate, il maiale preparato secondo la ricetta della Repubblica Democratica Tedesca e l’anatra alla “Red Hog”, ovviamente annaffiati da birra polacca. Da provare: io ci sono stata ben due volte!
Abbondante cena per due persone: 162 zloti ca.

FOLK GOSPODA – Della stessa proprietà del precedente, questo ristorante si differenzia dal primo, oltre che per i piatti in menu, per l’atmosfera meno caotica e l’assenza di riferimenti satirico-politici. Lo stile della cucina accomuna invece i due locali, rimanendo fortemente rispettoso della tradizione polacca. Interessanti i piatti di pesce, ovviamente di acqua dolce: io ho provato il pesce gatto e la trota, entrambi gustosi e da accompagnare con la birra locale. Una bella alternativa al primo se volete mangiare polacco, ma non sopportate la confusione.
Abbondante cena per due persone: 162 zloti ca.

DELICJA POLSKA – Raffinato ristorante al limitare della Città Vecchia, da Delicja Polska la cucina polacca evolve e viene egregiamente rivisitata.  L’arredo ricorda quello – un po’ stucchevole – di un ristorante francese dei primi del ‘900, ma i piatti sono sicuramente creati da uno chef attento ai trend e alle innovazioni più contemporanee del settore enogastronomico. L’atmosfera accogliente e avvolgente è completata dall’estrema cortesia del personale di sala, tenete a mente che è uno di quei posti in cui vengono a versarvi loro il vino [il menu non si addice alla birra, qui] e l’acqua. Ottima la zuppa di porri e patate, favolosi i pierogi [sorta di ravioli a mezzaluna tipici della Polonia], impossibili da dimenticare sia l’oca che il capriolo. Se volete fare un pranzo o una cena speciale, vale la pena nonostante il prezzo sia parecchio più alto della media. Cena per due persone: 395 ca. compreso il vino.

KARMNIK – Nonostante l’aria sia più quella di un pub che di un ristorante, da Karminik si mangia molto bene e il menu presenta anche qualche piatto adatto a vegetariani e vegani. L’atmosfera è informale, la cucina estrapola dalla tradizione le ricette per poi renderle più attuali. Da assaggiare gli involtini di cavolo ripieni di cereali [credo fosse orzo o grano]. Pranzo per due persone: 100 zloti ca.

GRYCAN – Catena di bar caffetteria in cui far colazione o rifugiarsi quando sentite particolarmente freddo. Se non fate troppo caso al personale tra i meno sorridenti in assoluto, sicuramente da assaggiare sono i muffin con le albicocche candite e il cuore di confettura, oltre al classico cioccolato con la panna.

Non c’è che dire, Varsavia non è la città più accogliente in cui sia stata, ma si mangia molto bene! 😉

Leggi anche:
Varsavia: arte e musei [2 di 3]
Varsavia: logistica e riflessioni sulla città [1 di 3]
In vacanza a Belgrado: mostre e musei [4 di 4]
In vacanza a Belgrado: pupille & papille [3 di 4]
In vacanza a Belgrado: logistica [2 di 4]
In vacanza a Belgrado: la città e i parchi [1 di 4]
Parigi a Marzo: l’arteParigi a Marzo: la logistica
A Lione per la Biennale: mostre e musei
– A Lione per la Biennale: questioni logistiche
– Roma e l’arte contemporanea: di nuovo al Macro
– Venezia vol. 5/5 [Peggy Guggenheim e l’arte contemporanea]
– Venezia vol. 4/5 [la Biennale in città]
– Venezia vol. 3/5 [la Biennale: Giardini]
– Venezia vol. 2/5 [la Biennale: Arsenale]
– Venezia vol. 1/5 [economics di viaggio]
– Regalarsi un viaggio a Nizza
– Roma e l’arte contemporanea: il Macro Future e la Pelanda
– Bordeaux parte 3 – In assetto da turista: mostre, musei e luoghi d’arte
– Bordeaux parte 2 – In assetto da turista: l’arte e l’arte del vino
– Bordeaux parte 1 – Pupille & Papille: la città, l’hotel, il cibo e il vino
– Finte ferie a Catania in attesa di quelle vere
– A spasso per Firenze tra docenze, arte contemporanea ed esperienze di gusto
– Roma e l’arte contemporanea: il Palazzo delle Esposizioni
– A Foligno con Smartbox
– I colori di Georgia O’Keeffe in mostra a Roma
– Mini-ferie in ottobre a Salonicco
– “Finte” ferie agostane 2011 tra Abruzzo e Umbria [con ricetta]
– Relax in Puglia: Peschici, Rodi Garganico e Vieste
– Roma e l’arte contemporanea: il MACRO – parte seconda
– Lanzarote e i suoi paesaggi
– Il mio viaggio a Berlino – ovvero – Cinque giorni con la sciarpa
– Turista 2.0 – le mie strategie per vacanze brevi e low cost
– Quattro giorni da turista a Madrid
– Roma e l’arte contemporanea: il Museo dell’Ara Pacis
– Roma e l’arte contemporanea: il MACRO
– Roma e l’arte contemporanea: il MAXXI
– Firenze Contemporanea
– Sole e relax a Barcellona
– Nella sublime New York tra arte, brand e tanto freddo

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *