Mentre aspetti, leggi! [direct marketing]
Mentre oggi siete in attesa del week-end e vi può sembrare una gran cosa, di consueto il tempo che percepiamo come utilizzato nel peggior modo è quello speso aspettando un appuntamento, il nostro turno alla posta piuttosto che al supermercato, i mezzi pubblici… Handheld Culture, casa editrice specializzata in ebook, ha dunque creato una campagna di direct marketing dedicata a “quelli che aspettano” a Hong Kong.
Handheld Culture, volendo accrescere l’awareness dei propri prodotti, aumentarne le vendite, e – contemporaneamente – invogliare le persone a leggere di più, consapevoli del fatto che gli abitanti di Honk Kong lavorano tanto e in generale non hanno molto tempo libero, ha pensato di dover innanzitutto trovare al proprio target del tempo da poter dedicare alla lettura.
Sapendo che a Hong Kong le persone non sono inclini a sprecare un solo secondo, ma sono costrette in molti casi a interminabili file e attese, tanto al ristorante quanto nei negozi, per i mezzi di trasporto o per aver accesso ai luoghi deputati all’entertainment [cinema, teatri…], la casa editrice ha pensato di suggerire ai cittadini di Honk Kong di utilizzare tale tempo per leggere, grazie all’utilizzo gli eliminacoda dei ristoranti.
[via]
Pur non essendo un’idea originale in quanto già proposta – tra le altre – da “a book” in Thailandia [idea peraltro già analizzata in questo blog], è interessante vedere come al mero suggerimento del testo da leggere, in questo caso – grazie a un QR code – è stata aggiunta la possibilità di acquistare e downloadare direttamente uno dei 100 libri utilizzati per estrapolare le citazioni inserite nel biglietto numerato dell’eliminacoda.
Oltre a questo, notevole il fatto che la catena Maxim’s Catering abbia acconsentito di utilizzare il nuovo medium senza caricare Handheld Culture di ulteriori costi per il posizionamento pubblicitario, dunque in co-branding, cosicché in una sola settimana di distribuzione dei ticket tutti da leggere ne siano stati diffusi oltre 110mila, aumentando del 22% il traffico sul sito della casa editrice e del 5% le vendite complessive dei relativi ebook.
Certo l’idea poteva essere maggiormente differenziata da quella proposta da “a book” e sicuramente – se non lo si è fatto – a quest’ultima se ne doveva riconoscere la paternità, ma in ogni caso la soluzione rimane ottima e certamente da diffondere ulteriormente.
Altro sui libri
Altro sul direct marketing
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!