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Discriminazioni e capelli ricci

Finalmente qualcuno si fa portavoce di una delle discriminazioni socio-culturali più subdole e sottili, quella che vede protagonisti i capelli ricci. La campagna pubblicitaria “Love your curls”, lanciata da Dove, infatti, si propone di mettere mettere in evidenza tale “annosa” problematica e contribuire al suo superamento iniziando dall’uso di nuove emoticons.

Sicuramente si tratta di una questione meno importante di molte altre, ma comunque non priva di fondamento. I modelli estetici di perfezione assoluta proposti dalla società contemporanea soprattutto alle donne, così come sembrano non contemplare la possibilità di essere “formose”, “in carne” e men che mai sovrappeso, difficilmente considerano la possibilità di avere i capelli ricci.

Dove, brand da sempre paladino di un modello di bellezza differente, amante delle singolarità, incentrato sul rispetto delle diversità e della personalità di ognuno, ha lanciato una nuova campagna pubblicitaria provocatoria quanto motivante in cui i ricci sono protagonisti.

Dalla domanda “Mai notato che non ci sono emoticons con i capelli ricci?”, Dove fa derivare una serie di ipotesi che trasformano alcune delle popolari “faccine” presenti sull’app Emoji Free [app tra le più utilizzate su ogni smartphone] in icone ricce.

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Campagna pubblicitaria assolutamente in linea con i valori del brand, non trovate? E dato che l’app Emoji Free ha già inglobato la possibilità di selezionare più carnagioni quando si utilizzano emoticons che rappresentano persone, chissà che non decida di condividere anche il punto di vista Dove in materia… Io, avendo i capelli ricci, mi sentirei sicuramente meglio rappresentata! 😉

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