Alessio Giampieri - guest post

Cosa manca al 99,5 % dei business online? [guest post by Alessio Giampieri]

Più visite, più conversioni, più clienti, più fatturato, qualunque sia il vostro obiettivo dovreste tenere a mente che esiste un elemento, ignorato dal 99,5 % dei business online, che può aiutarvi enormemente a raggiungerlo, a prescindere da quale KPI state monitorando: coltivare una community, un gruppo di fan che considerano il vostro brand come punto di riferimento nel vostro settore.

Perché una community è cosi utile per i business online?
Vi è mai capitato di leggere di aziende che hanno realizzato milioni di euro con il lancio di un prodotto? Bene, quel risultato è possibile solo grazie alla loro community, proprio come succede alla Apple quando lancia il nuovo iPhone.
D’altra parte non è assolutamente facile creare una community, anzi, per avere un gruppo reale di fan serve impegno e tempo, oltre che budget da investire. Ci sono aziende che tentano di creare una loro community per poi abbandonare l’iniziativa per il semplice fatto che inizialmente una community non genera fatturato né conversioni, quindi, seguendo il tradizionale modo di ragionare delle PMI è solo un’inutile perdita di tempo.

Come si crea una community?

Voglio condividere con voi la strategia che ho elaborato negli ultimi 5 anni dedicati a studiare e applicare il web marketing.
1. Individuare i canali migliori
I vostri clienti discutono dei loro problemi sui social network? Cercano la soluzione sui motori di ricerca? Condividono molte immagini?
Ogni nicchia di mercato ha le caratteristiche che dovreste tenere a mente e sfruttare a vostro vantaggio.
Per esempio un’agenzia specializzata in viaggi tropicali potrebbe usare canali come Facebook, Instagram o Pinterest per condividere immagini di alcuni paradisi tropicali; al contrario un consulente per gli investimenti potrebbe trovare più utile Linkedin per lavorare sul proprio personal brand.
In ogni caso dovreste preoccuparvi innanzitutto di trovare i canali che i vostri potenziali clienti stanno già usando per discutere dei loro problemi (o desideri). A quel punto dovrete semplicemente interagire e aggiungere valore a quelle discussioni.

2. Fare Content creation e Content Curation
Gli utenti, indipendentemente dai canali utilizzati, sono affamati di contenuti. Che siano immagini, pdf, post, video o qualsiasi altro genere di contenuto il vostro obiettivo è aiutare gli utenti usando questi contenuti.
Il vostro primo compito, per conquistare la fiducia della tua community, è di raccogliere i contenuti più utili in giro per il web e condividerli con i vostri fan, ma selezionando solo i migliori.
A questo punto per fare un ulteriore salto di qualità dovreste creare contenuti che possono far crescere il vostro brand, per esempio aggiungendo valore a quelli già presenti sul web, rendendoli più semplici, più professionali, più veloci, ecc. o contestualizzandoli.
Facciamo un esempio su questo articolo che parla di come creare una community:

  • Come creare una community
  • Come creare una community in 15 giorni
  • Come creare una community attorno alla tua squadra di basket

Tutti e 3 dicono la stessa cosa ma lo dicono in maniera diversa a target diversi.

3. Interagire con i propri fan
L’obiettivo di questi contenuti è di creare interazione, quindi commenti, condivisioni, like, ecc.
Il vostro compito a quel punto è interagire con queste persone, quindi, rispondere ai commenti e creare contenuti su misura per chi è aperto al dialogo. In questo modo creerete una relazione con questi utenti.

Avere una community porterebbe al vostro business tantissimi vantaggi ma, prima di ottenerli dovrete lavorare e investire nel creare con loro una relazione e per questo servirà tempo, oltre che una strategia di content marketing in grado di aumentare sempre più l’engagement: per coltivare una community di successo dovrete dimenticare, almeno inizialmente, le classiche metriche di business. Il tempo saprà ricompensarvi.

Autore: Alessio Giampieri – consulente di web marketing

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