Dipendenti felici e foto da stock
Great Place to Work ha lanciato di recente una campagna pubblicitaria molto interessante da diversi punti di vista poiché porta a riflettere sia sul benessere dei dipendenti di ogni organizzazione, sia sulla comunicazione usata da alcune aziende per promuovere il proprio ambiente di lavoro.
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Come appare chiaro dall’immagine, la campagna pubblicitaria di Great Place to Work si compone di due soggetti con altrettanti visual fotografici e un unico claim “For real happy employees, count on Great Place to Work.” [Trad. Ita. “Per veri dipendenti felici, conta su Great Place to Work.”] seguito dalla segnalazione di un premio vinto dall’impresa. L’azienda, infatti, si occupa di consulenza manageriale specializzata nel miglioramento degli spazi di lavoro.
Sin qui, tutto alquanto lineare, chiaro, ma non molto originale, così come non si propongono come originali i due visual associati al claim che, al contrario, sfruttano due foto da stock – ovvero foto “standard” che è possibile acquistare dagli archivi di immagini – con la classica texture in trasparenza che le contraddistingue prima dell’acquisto.
In realtà è proprio il connubio tra i due elementi NON originali e non molto creativi che rende la campagna interessante poiché, se da un lato la non reale felicità dei dipendenti viene rappresentata dalla foto-fake, dall’altro questa diviene un elemento iconico delle organizzazioni che non usano immagini personalizzate, ovviamente ammiccando all’idea di non poterlo fare data la mancanza di dipendenti felici.
Fantastica associazione di idee che a mio avviso oltretutto rivela una sottile critica alla comunicazione aziendale poco accurata e trasparente: nessuno dovrebbe ricorrere a foto di repertorio se vuol rappresentare la propria “vita in ufficio”, non credete?
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