Atene, l’arte e l’archeologia – 2 di 3
Dopo aver condiviso qualche “consiglio da turista a turista” sulla città di Atene, mi preme raccontarvi della capitale della Grecia come tangibile icona storica, artistica ed estetica. Essere fisicamente presenti in alcuni dei suoi luoghi è sicuramente un’esperienza affascinante e completamente immersiva di riscoperta della memoria.
Del mio viaggio ad Atene, oltre alle chilometriche passeggiate osservando i variegati e variopinti panorama della città, quello che difficilmente dimenticherò è la strabiliante presenza del passato, della storia non come concetto ma come sensazione pervasiva, quasi fisica.
L’Acropoli e il Partenone, l’Agorà e il Tempio di Efesto, lo Stadio Panathinaiko e il Tempio di Zeus Olimpio da un lato fanno scoprire al visitatore elementi di un popolo, una cultura, una civiltà appartenenti al passato ed evoluti sino a divenire presenti. Allo stesso tempo, però, gli stessi luoghi e monumenti, riportano molti indietro nella propria personalissima storia e memoria a quando da bambino ha scoperto per la prima volta, studiandola, quella civiltà. Una sensazione indescrivibile, assolutamente da ricercare.
Vale la pena anche visitare il Museo Archeologico e, per gli appassionati di etnografia, il Museo Benaki, anche se sinceramente non riescono ad avere lo stesso impatto né visivo, né tantomeno emotivo, prodotto invece dai vari siti archeologici… ma forse questo è ovvio.
Ecco qualche foto, mentre la prossima settimana le esperienze di gusto 😉
Altro sui viaggi
C’è qualcosa, però, che manca ad Atene rispetto a Roma – tanto per parlare di memorie – ed è la continuità di potere (e quindi di architettura) nei secoli.In questo, Roma è veramente unica con i suoi quasi tre millenni di “storia continua”.
Concordo, Claudio: le strabilianti sensazioni che è possibile vivere a Roma ammirando quella sorta di “sensato eclettismo” creato dal continuo stratificarsi della storia non hanno uguali.