Scolpisci il tuo destino e il Master IED in Brand Management
Sarà che tra qualche giorno, il 24 Marzo, partirà la nuova edizione del Master IED in Brand Management, ma la campagna pubblicitaria di RPIVA “You carve your own destiny” [Trad. ita. “Tu scolpisci il tuo stesso destino”] mi ha profondamente colpito e fatto riflettere sul ruolo della formazione.
RPIVA promuove i suoi percorsi di formazione professionale e accademica utilizzando la contraddittoria metafora della scultura. Perché contraddittoria? Perché se da un lato lo scolpire fa in modo di mettere in luce una delle potenzialmente infinite forme che il blocco più o meno informe di materia può acquisire: da questo punto di vista la scultura appare assimilabile alla formazione perché entrambe “danno forma” a materiale grezzo, legno o pietra in un caso, mentalità e capacità nell’altro.
D’altra parte, però, scolpire è un’azione tesa a “togliere materia” e non ad aggiungere, da qui la contraddizione – almeno apparente – rispetto al suo divenire metafora della formazione che solitamente viene vista come un’attività tesa ad “aumentare” competenze, ad “aggiungere” sapere. Riflettendo su questo apparente paradosso, mi sembra di averlo risolto considerando nello specifico gli studi accademici e professionali e non la formazione in generale: tali studi, infatti, sono spesso focalizzati sull’acquisizione di consapevolezza, sulla definizione della direzione professionale, dunque associabili a un’operazione di “selezione” tesa a “mettere da parte” [eliminare?] alcune skill, competenze, talenti e interessi al fine di raffinarne altri e puntare con questi all’eccellenza.
Ora guardate anche voi lo spot colpevole delle mie elucubrazioni, che ne pensate?
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