Fare la spesa online [trend]
La pandemia attualmente in corso ha portato – e continuerà a portare per lungo tempo – trasformazioni sostanziali nei nostri stili di vita. Alcuni di questi cambiamenti ci hanno colto completamente di sorpresa, altri erano già tendenze che si prevedeva si sarebbero sviluppate nel prossimo futuro e hanno subito una rapida accelerazione nella situazione creata dal diffondersi del COVID-19. Tra queste il “fare la spesa online”.
Gli ecommerce sono in continua ascesa da anni, ma quando si fa riferimento a quelli che tecnicamente vengono definiti “beni di consumo in rapido movimento” [FMCG], ovvero i cibi freschi che si acquistano solitamente nei mercati agricoli, nei supermercati e nei negozi di alimentari, la competizione dei punti vendita tradizionali sinora è stata molto ardua da penetrare per i venditori digitali: nonostante la diffusa iper-connessione, rispetto al fare la spesa online si attivano – diversamente che in altri settori di mercato – molte resistenze, soprattutto culturali.
In ogni caso in alcuni Paesi lo shopping online del “fresco” ha iniziato già da tempo a diffondersi e stava già raggiungendo livelli molto interessanti prima della comparsa del COVID-19. I dati mostrano, ad esempio, come la Corea del Sud sia il Paese leader incontestato in questo campo con un sorprendente 20,3% di generi alimentari acquistati online nel 2019 [oltre il 41% in più rispetto al 2016]. Altrettanto incredibilmente negli ultimi tre anni si è visto il raddoppio del mercato cinese della drogheria online, un mercato che oggi ha raggiunto il 15,2% della quota e il secondo posto in classifica. Terzo in classifica è Taiwan con la sua quota di mercato del 8,7%.
E l’Europa? Apparentemente, nel 2019 ci sono tre Paesi europei nella Top10 dello shopping online: il Regno Unito è al quarto posto con il 7,6%, la Francia è quinta in classifica con il 6,2%, la Spagna al sesto posto con il 2,4%.
[fonte: Statista]
In Italia, secondo i dati diffusi dall’Osservatorio ecommerce B2C Netcomm del Politecnico di Milano relativi al 2019, la spesa online è rimasta sinora un mercato relativamente piccolo – 646 milioni di euro, contro gli oltre 30 miliardi dell’intero ecommerce – seppure nell’ultimo anno fosse cresciuto di un importante 39% a fronte del 15% di incremento dell’ecommerce in generale, soprattutto se si considera che la spesa online è una possibilità per solo il 68% degli Italiani. Ma si dovrebbe tenere in estrema considerazione che la pandemia in atto ha fatto schizzare alle stelle gli acquisti online di generi alimentari che hanno registrato un +81% nel mese di febbraio arrivando a un +97% nel mese di marzo, mandando peraltro in tilt il sistema delle consegne [dati ISMEA].
Se desiderate costruire la vostra strategia di brand management approfondendo questo trend in base allo studio dei vostri target e a un’analisi di mercato progettata secondo le vostre specifiche esigenze, non avete che da contattarmi.
Altri post di riflessione su trend e datiriflessione su trend e dati
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!