Smart Home

Società e tecnologia: come cambierà il mondo

Il nuovo protagonista tecnologico dei prossimi anni sarà sicuramente il 5G e in molti non vediamo l’ora. Secondo le proiezioni di Mintel e altri istituti di ricerca accreditati, il 5G sarà in grado di connettere 125 miliardi di dispositivi entro il 2030 e si prevede che ciò contribuirà alla diffusione di pratiche che incorporeranno elementi di realtà virtuale e aumentata in vari settori. La tecnologia contribuirà a dar forma a una diversa idea di società.

A seguito dell’implementazione del 5G, concetti come tempo, viaggio, lavoro, apprendimento e tempo libero dovrebbero cambiare e importanti trasformazioni si verificheranno soprattutto in settori come il turismo, l’intrattenimento, lo sport, la casa e l’arredo urbano.

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Come conseguenza di questa evoluzione, tutte le proiezioni tendono a descrivere una società in cui gli individui saranno meno attratti dal lavoro dipendente, mentre sempre più appeal sarà associato a opportunità di lavoro autonomo, lavori freelance e posizioni di consulenza, più flessibili quanto a location e orari e facilitati dalle tecnologie basate sulla condivisione.

Questi aspetti dovrebbero tradursi in un aumento dello smart working [elemento che COVID-19 ha anticipato], supportato anche da app per la determinazione delle impostazioni domestiche in base al proprio umore, alle attività da svolgere e alle abitudini di consumo dei media, impostazioni attribuibili a qualsiasi luogo ci si trovi.

Di conseguenza, si prevedono cambiamenti anche nella mobilità che verrà ridefinita nella sua funzione: da un lato tenderà a subire una forte diminuzione, dall’altro la mobilità sarà sempre più lasciata al trasporto pubblico a zero emissioni [con la possibilità di utilizzare veicoli individuali in sharing economy per l’ultimo miglio].

In questo contesto, servizi digitali [es. audiolibri ed ebook], pagamenti senza contanti e punti vendita completamente automatizzati si diffonderanno sempre di più, mentre l’assistenza sanitaria dipenderà in maniera crescente da consultazioni specialistiche online coadiuvate dalla tecnologia di monitoraggio della salute – sempre più incentrata sulla lotta all’invecchiamento – attraverso nanobot impiantati per via endovenosa.

Nel frattempo il climate change avrà tra le conseguenze la migrazione climatica e lo sfollamento di alcune aree in favore di altre renderà le economie ancora più disuguali. Tutte queste trasformazioni porteranno dunque anche all’aumento della richiesta di privacy, di interazione umana e di equità sociale.

Se da un lato resta vero che essere costantemente connessi renda potenzialmente più visibile qualsiasi azione, dall’altro la smart home, i servizi di delivery e la sostituzione almeno parziale delle interazioni fisiche con quelle digitali, inducendo sempre più i consumatori a restare a casa, possono arrivare a trasformare il comfort in un senso di solitudine, isolamento sociale e depressione.

Il compito dei brand diventa quindi da un lato quello di fornire prodotti e servizi che supportino gli utenti nell’imparare a disconnettersi, e dall’altro quello di creare “spazi” in cui sia possibile far parte di una comunità interagendo con altri utenti e staff in modo da contribuire al benessere individuale e sociale.

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