Meno carne, meno inquinamento
Posso definirmi un flexitariana, ma ultimamente sto consumando sempre più pasti vegani e vegetariani riducendo esponenzialmente il consumo di carne. A quanto pare, secondo una moltitudine di ricerche, non sono la sola. Questo tipo di studi ha attratto la mia curiosità, quindi ho iniziato a raccogliere dati sul mercato della carne e il suo contesto. Qui alcune delle mie scoperte.
Secondo i dati pubblicati da Statista nel 2019, il valore del mercato della carne dovrebbe più che raddoppiare entro il 2022 , passando da 714 miliardi di dollari a 1,5 trilioni di dollari. Tuttavia, durante i primi otto mesi del 2020, la produzione mondiale di carne è diminuita del 3%, il calo maggiore degli ultimi 20 anni. Certamente una parte di questa diminuzione può essere considerata come una conseguenza dei problemi che il COVID-19 ha portato alla catena degli approvvigionamento e alla produzione, ma in ogni caso dati provenienti da diverse fonti mostrano che le persone stanno modificando il loro rapporto con la carne e la stanno eliminando dalle proprie diete o ne stanno diminuendo drasticamente il consumo.
Infatti, vegetarianismo e veganismo sono in piena espansione, non solo nelle regioni ricche, ma anche in molti paesi in via di sviluppo, anche dove il consumo di carne è percepito come un elemento di prosperità. Questa tendenza è in aumento soprattutto tra la popolazione giovane, urbana, a reddito medio e alto. Di seguito la Top10 dei Paesi in cui il vegetarismo ha avuto il suo maggior incremento [l’Italia è tra questi].
Questa diminuzione del consumo di carne è un’ottima notizia per il clima – soprattutto in riferimento alla carne bovina – dato che è noto come la produzione di carne sia una delle principali fonti di CO2: ogni chilogrammo di carne bovina produce il rilascio di circa 59Kg di CO2 nell’ambiente; ogni chilogrammo di carne di maiale introduce 8Kg di CO2 nell’aria; ogni chilogrammo di pollo crea 7Kg di CO2.
Mentre per alcuni smettere di mangiare la carne può essere la soluzione perfetta, per altri non lo è, ma sempre più persone considerano alternative di carne per ridurne almeno le quantità che consumano: soprattutto gli amanti di carne macinata, salsicce e hamburger ora possono “assaporare la carne” senza mangiarne grazie alle nuove possibilità offerte dalle carni coltivate in laboratorio e vegetali. Si prevede che la “carne vegetale” otterrà il 10% dei 1,4 trilioni di dollari del mercato della carne entro il 2029 .
[Img via: Statista]
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