Never Waste Ideas: creatività all’asta da Sotheby’s
Never Waste Ideas è un progetto che mostra spiccato ingegno nell’utilizzare il pensiero laterale: a riciclo, beneficenza, pubblicità e aste comunemente non si attribuisce né associa alcun significato o caratteristica condivisa, ma grazie a Now Avaiable, Sotheby’s e Alice for Children son diventate tre parole chiave di un’unica iniziativa.
Never Waste Ideas ha fatto in modo che qualche giorno fa 25 creatività pubblicitarie rimaste nel cassetto delle scrivanie di Now Avaiable sono state battute all’asta nella sede milanese di Sotheby’s di fronte a un pubblico di 150 ospiti, tra aziende, agenzie, creativi e associazioni di categoria del mondo pubblicitario. Un’operazione “antispreco” di “riciclo e riuso” delle idee che hanno dato vita a 25 borse di studio devolute ad Alice for Children per i bambini orfani delle baraccopoli di Nairobi, in Kenya.
Il concept dell’iniziativa nasce dalla consapevolezza che non sempre le cose inutilizzate o scartate smettono di aver valore, soprattutto se si parla di creatività:
“Nel nostro lavoro capita sempre più spesso che per un’idea che vede la luce ce ne siano tante altre che vengono abbandonate, scartate, dimenticate. Nelle agenzie pubblicitarie i cassetti e i cestini sono pieni di intuizioni e creatività, frutto di ore di lavoro, energia, passione, che meritano veramente una seconda chance. Si parla tanto di lotta agli sprechi: come creativi abbiamo voluto inventarci un modo intelligente per non buttare via le idee, perché possano tornare ad essere utili. Utili per chi li ha acquistati, a prezzi simbolici. Utili perché il ricavato dell’asta permetterà a 25 bambini africani di continuare a studiare e a coltivare ancora nuove idee”
Emanuele Nenna, CEO di Now Available
A Palazzo Broggi, sede di Sotheby’s Italia, le pubblicità selezionate per l’asta tra idee per l’advertising tradizionale [stampa e TV], le promozioni, gli eventi e il mondo “digital”, sono state tutte incorniciate ed esposte affinché potessero essere ammirate dagli ospiti come in una mostra. Una volta finita l’asta, ogni donatore è entrato in possesso di un kit personalizzato che comprendeva “una USB con gli elementi tecnici e creativi della campagna pubblicitaria acquistata, una pergamena con i diritti relativi all’utilizzo dell’idea e un attestato con il profilo e la storia del bambino al quale la borsa di studio garantirà di proseguire gli studi per un anno intero”.
Odio quando delle belle idee non vengono sfruttate, anche quando vuol dire che ce ne son altre altrettanto belle che sono state selezionate dal cliente per cui erano state pensate, il “riciclo” per beneficenza mi pare una geniale soluzione a tali sprechi, siete d’accordo? 🙂
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