Un nuovo medium: la molletta da bucato [Aquamatic]
Personalmente sono una fan delle mollette da bucato, soprattutto quando vengono utilizzate in modo creativo [esempio che uso sempre durante le mie lezioni di Brand Management], e le uso o le ho usate per molteplici scopi, oltre che per stendere i panni: per chiudere pacchi di pasta e biscotti, per costruire scatoline e porta-oggetti, per tenere insieme le due parti di qualcosa da incollare con l’Attak senza compromettere le dita, per appendere fotografie, per raccogliere fogli di appunti e memo…
Deve essere una caratteristica genetica dato che il mio bisnonno le usava per scriverci sopra motti e mantra da tenere a mente. 😉
Aquamatic trasforma le mollette da bucato in testimonial, i Nose-Pins [da “clothespins”, ovvero “molletta” in inglese] dipingendoci sopra sei simpatici personaggi. Lo scopo è quello di utilizzarle come medium alternativo attraverso cui veicolare la propria campagna di direct marketing al fine di aumentare la propria awareness: ogni molletta è brandizzata e ogni omino illustrato ha una postura un’espressione indici – una volta appesa la molletta alla biancheria – di inequivocabile “estasi da bucato” causata dal fresco profumo del detersivo Aquamatic.
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Peccato solo che lo stesso effetto si ottenga facendo annusare agli stessi testimonial il bucato lavato con un detersivo competitor! 🙁
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